Il 22 agosto 2020 nel centro di Minsk si è svolta la dimostrazione «La mia cella» (in alcune fonti il nome della dimostrazione è «La tua cella»). È stata organizzata per raccontare gli orrori subiti dai manifestanti pacifici arrestati, nonché dalle persone che sono state sequestrate per strada senza che partecipassero alle proteste.
«Qualsiasi persona poteva finire in cella, anche una a caso. Una che era uscita per dare da mangiare ai gatti, una che andava in macchina da qualche parte o stava dentro una macchina ferma, oppure una che era venuta ad un dipartimento di polizia per sapere dove era stato portato suo figlio/figlia», scrive Radio Liberty (Free Europe).
Torture, percosse, maltrattamenti nei veicoli della polizia, dipartimenti distrettuali di polizia e centri di detenzione (in particolare in via Akrestsina di Minsk) sono già stati paragonati alle atrocità delle SS ad Auschwitz.
Gli ex detenuti, loro amici e conoscenti hanno tracciato sulle piastrelle del marciapiede la sagoma di una cella del centro di detenzione, pensata per 6 arrestati. Invece vi sono stati fino a 50 prigionieri. Altrettanti manifestanti sono entrati dentro il perimetro. I loro manifesti contenevano descrizioni di torture inflitte dalle guardie e foto delle loro conseguenze.
La procura della Bielorussia non ha ancora avviato azioni giudiziarie nei confronti dei rappresentanti sadici del Ministero degli Interni, come previsto dalla legge. Il capo del dicastero, Yuri Karaev, non ha fatto che presentare le proprie scuse per i crimini commessi dai suoi addetti.
Allo stesso tempo, Lukashenko ha esortato a perdonare le azioni dei funzionari della sicurezza: «Non accusate questi uomini, sono vostra gente. Anche se hanno sbagliato qualcosa, perdonateli».
Con il decreto n. 305 del 13 agosto 2020 («per l’esemplare esercizio di funzioni ufficiali»), più di 300 dirigenti e dipendenti ordinari del Ministero degli Interni sono stati premiati con le medaglie «Per un servizio impeccabile» di I, II e III grado: l’elenco dei nomi occupa 25 pagine.
«La premiazione da parte del presidente dei dipendenti per un servizio impeccabile non ha nulla a che fare con la dispersione di proteste non autorizzate, ha detto il Ministro degli Interni», riporta il portale TUT.BY.