Il livello di libertà in Bielorussia è alla stregua di quello dei paesi belligeranti; il rapporto sull’uso illegale delle armi da parte delle forze dell’ordine bielorusse; l’ex Ministro dell’Interno parla dei manifestanti rivolgendosi alle forze dell’ordine – «fatele fuori queste carogne»; la Lituania annuncia l’aumento delle truppe russe al confine bielorusso-lituano
4 marzo 2021 | Voice of Belarus
Il livello di libertà in Bielorussia è lo stesso dell’Uzbekistan, dello Yemen e della Striscia di Gaza
Questo afferma il rapporto Libertà nel mondo dell’organizzazione per i diritti umani Freedom House.
La Bielorussia è diventata il secondo Paese in cui il livello di libertà in un anno è sceso di 8 punti. La ragione di ciò sono le azioni delle forze di sicurezza che hanno cercato di sopprimere le manifestazioni antigovernative.
Adesso il livello di libertà in Bielorussia è stimato a 11 punti su 100. Lo Yemen e la Striscia di Gaza, che sono in guerra, hanno ricevuto lo stesso punteggio.
I diritti politici in Bielorussia sono stati valutati 2 punti su 40, i diritti civili – 9 su 60, l’indipendenza della magistratura e lo Stato di diritto hanno ottenuto 0 punti.
BYPOL e iSANS hanno preparato una relazione sull’uso illegale delle armi da parte delle forze dell’ordine bielorusse
BYPOL e iSANS hanno preparato un rapporto (attenzione: il documento contiene le immagini di lesioni fisiche) sull’uso illegale delle armi da parte degli ufficiali del Ministero dell’Interno bielorusso dopo il 9 agosto 2020.
Il documento descrive non solo le lesioni provocate da vari tipi di munizioni, ma anche tutti i tipi di armi a mano e munizioni usate illegalmente dai mercenari di Lukashenko contro i partecipanti ad azioni esclusivamente pacifiche. L’uso delle armi da fuoco contro i raduni di massa dei cittadini è vietato dalla legge «Sugli organi degli affari interni della Repubblica di Belarus».
Solo a Minsk, nel periodo dal 9 al 22 agosto dello scorso anno, almeno 1.141 persone hanno chiesto assistenza medica per le ferite riportate durante la repressione delle proteste pacifiche da parte delle forze dell’ordine bielorusse.
Durante questo periodo a Minsk, 64 civili hanno subito ferite dovute all’esplosione di mine, almeno 45 persone (tra cui 3 giornalisti) hanno riportato ferite da arma da fuoco a seguito dell’uso illegale di armi da parte dei dipendenti del Ministero dell’Interno e delle altre forze dell’ordine bielorusse.
Ex ministro dell’Interno parla dei manifestanti rivolgendosi alle forze dell’ordine: «trovate queste carogne e fatele fuori»
BYPOL ha pubblicato una registrazione audio, che riproduce il discorso di una persona dalla voce molto simile a quella dell’ex ministro dell’Interno Yury Karayeu.
Nella registrazione, Karayeu presumibilmente definisce «grassi filistei» coloro che non sono d’accordo con le autorità.
«Inseguite coloro che minacciano voi e me, i funzionari. Beh, soprattutto voi. Mollate tutto, trovate questa carogna e fatela fuori. Questa è la mia istruzione per voi», dice la voce.
Inoltre, Karayeu ha il coraggio di chiamare il popolo bielorusso «stupido» e «ottuso».
La registrazione si conclude con una «battuta» di Karayeu – «abbiamo salvato il Paese con un culo blu», seguita da un applauso.
Yury Karayeu è stato a capo del Ministero dell’Interno da giugno 2019 a ottobre 2020, e poi è diventato l’assistente di Lukashenko nella regione di Grodno.
I servizi speciali lituani riferiscono sulle possibili minacce: le truppe al confine, KGB e BelNPP
Il Dipartimento per la sicurezza dello Stato lituano e il Secondo dipartimento dei servizi operativi (intelligence militare lituana) hanno pubblicato un rapporto, in cui gli esperti dei dipartimenti hanno valutato i rischi e le minacce per il Paese. Questo documento menziona spesso la Bielorussia.
Così, si richiama l’attenzione sulla crescente presenza militare russa in Bielorussia. L’attività militare russa vicino ai confini della Lituania e della NATO si intensificherà dopo il 2021, secondo la Lituania.
L’intelligence lituana ha affermato che il KGB bielorusso sta reclutando cittadini lituani sul territorio della Bielorussia minacciandoli. Ai lituani vengono mandate delle donne che consumano con loro rapporti sessuali, e poi li ricattano con foto compromettenti, costringendoli a collaborare.
La BelNPP è stata a lungo un argomento caldo nelle relazioni bielorusse-lituane: il documento rileva che la centrale è stata avviata senza un adeguato collaudo del sistema, fondamentale per la sicurezza del suo funzionamento.
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