Nuova porzione di sanzioni da parte degli Stati Uniti d’America e Svizzera; Tikhanovskaya inizia la seconda fase dei preparativi per i negoziati con le autorità; gli agenti delle forze dell’ordine potranno usare le armi impunemente e i giornalisti saranno equiparati ai manifestanti
31 marzo 2021 | Voice of Belarus
Gli Stati Uniti e la Svizzera impongono nuove sanzioni economiche contro il regime
La Svizzera ha supportato le sanzioni finanziarie dell’UE contro i funzionari chiave in Bielorussia. Al precedente elenco di sanzioni sono state aggiunte 29 persone e 7 società. Nell’elenco è stato incluso Mikalai Varabei, il «portafoglio» di Lukashenko.
La decisione sulle sanzioni è stata presa dopo la visita di Svetlana Tikhanovskaya a Berna. Va notato che la Svizzera partecipa molto raramente alla politica delle sanzioni, cercando di aderire alla neutralità.
Ned Price, addetto stampa del Dipartimento di Stato ha segnalato che a partire dal 27 aprile gli Stati Uniti d’America riprenderanno le sanzioni sospese contro nove società bielorusse, se tutti i prigionieri politici non saranno liberati.
Le sanzioni colpiranno le società Belarusian Oil Trading House, Belneftekhim e la sua filiale americana, Belshina, Grodno Azot, Grodno Khimvolokno, Lakokraska, Naftan e Polotsk Steklovolokno. Ciò significa che alle imprese e ai cittadini statunitensi è vietato entrare in rapporti economici e finanziari con queste organizzazioni e tutte le loro proprietà e conti situati negli Stati Uniti saranno congelati.
Le sanzioni sono state imposte nel 2006, ma nel 2015 le autorità statunitensi le hanno congelate. Tuttavia, a causa dell’attuale situazione dei diritti umani in Bielorussia, le sanzioni vengono rinnovate. Inoltre, il rappresentante del Dipartimento di Stato ha invitato le autorità bielorusse ad assumersi la responsabilità e ad avviare un dialogo con i leader dell’opposizione politica sotto gli auspici dell’OSCE al fine di tenere elezioni libere ed eque.
Tikhanovskaya ha riassunto i risultati della prima fase di preparazione per i negoziati con il regime e ha annunciato la seconda fase di lavoro
Svetlana Tikhanovskaya ha annunciato la fine della prima fase di preparazione dei negoziati tra l’opposizione e il regime di Lukashenko. Secondo i risultati della votazione a livello nazionale sulla piattaforma «Golos» più di 760 mila bielorussi hanno votato per l’organizzazione di negoziati con i rappresentanti del governo sotto la mediazione internazionale. L’iniziativa è stata sostenuta anche da Stati Uniti, Germania, Norvegia, Lituania, Slovenia, Finlandia, Svezia e Austria. L’Assemblea parlamentare dell’OSCE, gli Stati Uniti e l’UE hanno espresso la propria disponibilità ad aiutare nell’organizzazione del dialogo.
La seconda fase consisterà in due direzioni: in primo luogo, costringere il regime di Lukashenko a negoziare attraverso pressioni esterne ed interne, perché non le accetterà volontariamente. In secondo luogo, è necessario determinare le parti dei negoziati, il loro formato e la piattaforma. Questo, secondo Tikhanovskaya, sarà il compito delle prossime settimane. Oggi, Merkel e Macron hanno parlato con Putin della necessità di un dialogo inclusivo e di libere elezioni in Bielorussia.
Si stanno preparando emendamenti legislativi: le forze dell’ordine potranno usare impunemente le armi e i giornalisti saranno equiparati ai manifestanti
Le autorità bielorusse stanno pianificando di introdurre delle modifiche alle leggi riguardanti le attività delle forze dell’ordine.
Il cambiamento principale è che gli agenti di polizia potranno usare la forza fisica, le armi, i mezzi speciali, le attrezzature militari a loro discrezione, anche in caso di un’infrazione amministrativa. Sarà legalizzato l’uso di attrezzature militari e speciali per reprimere le «rivolte di massa». I funzionari del ministero dell’Interno potranno vietare alle persone di fare foto e video, altrimenti sarà considerata una violazione amministrativa. Inoltre, il Ministero degli affari interni vuole legiferare la possibilità di accedere alle informazioni con i dati personali delle persone dai social network senza il consenso scritto della persona.
Allo stesso tempo le autorità vogliono inasprire le norme della legge «Sui mass media».
Sarà più facile bloccare i siti: non sarà necessaria una sentenza del tribunale. Le risorse Internet saranno bloccate per informazioni volte alla «promozione di attività estremiste» e per materiali che potrebbero «portare a minacce alla sicurezza nazionale».
Secondo il disegno di legge, un giornalista che lavora a una manifestazione non autorizzata sarà riconosciuto come partecipante.
Ai media sarà vietato pubblicare i risultati dei sondaggi dell’opinione pubblica sulla situazione socio-politica del Paese, comprese le elezioni.
Se gli emendamenti verranno adottati, i media indipendenti in Bielorussia praticamente scompariranno.
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