Belarus Daily | 2 dic

Pensionati vengono processati per aver partecipato alla manifestazione di lunedì, Lukashenko ritiene che la NATO sia una minaccia, un sedicenne potrebbe essere imprigionato per una palla di neve lanciata contro un’auto della polizia

2 dicembre 2020 | BYHelp-Mediagroup
«Il metallo si può tagliare, ma il nostro popolo, mai!» Questa performance è una protesta simboleggiante la Torre Eiffel che è stata rimossa da un parco giochi di Minsk dai funzionari della città. Si tratta della torre ripetutamente dipinta di bianco e rosso dai cittadini.
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Lukashenko ha parlato di «creazione di un gruppo militare da parte della NATO» per occupare le terre bielorusse

Oggi, in una sessione del Consiglio di sicurezza collettiva dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), Aleksandr Lukashenko ha dichiarato: «Il mondo è di nuovo sul punto di scatenare una incontrollata corsa agli armamenti. Vengono inaspriti i fenomeni più pericolosi, ovvero il confronto militare tra i centri di potere del mondo. L’aumento della presenza militare di Stati Uniti e NATO nei pressi dei confini occidentali della CSTO è motivo di preoccupazione. Vediamo chiaramente un aumento delle attività militari in Polonia e negli Stati baltici».

A sua volta, il presidente russo Vladimir Putin, durante il vertice ha affermato che ci sono state altre tendenze preoccupanti nel caso della Bielorussia. «Non è questo che fa preoccupare, quanto piuttosto l’interferenza dall’esterno, il sostegno finanziario, il supporto informativo, il sostegno politico e così via», ha detto Putin.

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Le autorità fanno pressione sugli atleti che hanno firmato la lettera contro le violenze e tentano goffamente di prendere contromisure

Oggi si è saputo che ad Artur Udrys, membro della squadra nazionale di pallavolo della Bielorussia, e a Nikita Klimovich, membro della nazionale bielorussa di lotta greco-romana, vincitore della medaglia d’argento del Campionato Europeo, non sono stati prorogati i contratti. Questi atleti hanno pubblicamente espresso la loro posizione anti-governativa e hanno sottoscritto la lettera che ha già visto molti atleti chiedere lo stop alla violenza e nuove elezioni (ad oggi risulta firmata da 1.250 persone).

In risposta, è apparsa una lettera di atleti pro-governativi.

Oggi è stata pubblicata la lista di coloro che hanno firmato la lettera a sostegno delle autorità bielorusse. Inizialmente presentava 55 cognomi, ma poi alcuni atleti hanno negato il loro coinvolgimento mentre altri firmatari si sono rivelati essere estranei al mondo dello sport.

Artur Udrys.
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Gli anziani che hanno partecipato alla Marcia degli anziani vengono condannati alla detenzione o al pagamento di multe

Lunedì 30 novembre si è svolta a Minsk una marcia di anziani. Circa venti partecipanti sono stati arrestati durante la marcia. Alcuni di loro sono stati rilasciati per essere processati più tardi, mentre altri sono rimasti nel centro di detenzione. Due donne anziane sono state condannate a 15 giorni di arresto.

Alcuni dei partecipanti che sono stati rilasciati lunedì hanno ricevuto un mandato di comparizione per mercoledì, 2 dicembre. Oggi, tutti questi pensionati sono stati condannati a pagare multe da 130 a 260 EUR. Perfino una signora di 75 anni.

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Giustizia bielorussa: spinto un ufficiale delle forze dell’ordine durante una marcia di protesta – due anni di colonia penale per una palla di neve contro una macchina della polizia – caso penale

Un altro caso con la polizia: è stato aperto un procedimento penale contro un ragazzo di 16 anni in base all’ormai famigerato articolo 342 – «Partecipazione ad azioni di gruppo che violano gravemente l’ordine pubblico».

Le forze dell’ordine hanno riferito di aver arrestato un adolescente per aver lanciato una pietra contro un’auto della polizia. Tuttavia, i testimoni dell’evento sostengono che il ragazzo avesse lanciato una palla di neve, non una pietra.

Il 2 dicembre, un residente di Vitebsk è stato condannato a due anni nella colonia penale dopo aver spinto un ufficiale delle forze dell’ordine durante una manifestazione. Il condannato ha ammesso di aver commesso «un’azione traumatica» sul corpo del poliziotto, dotato di munizioni protettive. Ma ha negato le accuse di partecipazione attiva ad un evento di massa non autorizzato e di ostacolo alle azioni dell’agente.

Va notato che dal 9 agosto, in Bielorussia non sono stati aperti casi penali per violenza contro i detenuti, non è stato avviato alcun procedimento penale per la morte di Raman Bandarenka dopo il suo pestaggio e non sono in corso indagini su altri omicidi avvenuti durante le proteste.

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