Belarus Daily | 22 mar

La Commissione di Venezia ha esortato la Bielorussia a riconsiderare le pene per le proteste; le autorità hanno respinto la richiesta di autorizzazione per celebrare la Giornata della libertà il 25 marzo; l’UE, gli USA e l’OSCE hanno appoggiato l’iniziativa sui negoziati per risolvere la crisi in Bielorussia

22 marzo 2021 | Voice of Belarus
Source: euroradio

La Commissione di Venezia: le proteste pacifiche in Bielorussia non dovrebbero essere punite con multe o reclusione in carcere

La Commissione di Venezia, l’organo del Consiglio d’Europa che si occupa di consulenza giuridica, ha pubblicato il rapporto sulla situazione in Bielorussia. In esso si afferma che un movimento di protesta, se è di natura non violenta, non può essere di per sé il fondamento per l’avvio di un procedimento penale. I partecipanti a manifestazioni pacifiche non dovrebbero essere sottoposti al rischio di sanzioni penali come la reclusione in carcere o pesanti ammende. La Commissione ha invitato le autorità bielorusse a riconsiderare le sanzioni per eventi di massa e ha annunciato la propria disponibilità ad avviare un dialogo con le autorità bielorusse per chiarire la legislazione, in modo da conformarla ai principi dei diritti umani e degli obblighi internazionali, assunti dalla Bielorussia. 

Source: Charter97.org

Le autorità hanno respinto la richiesta di autorizzazione per celebrare la Giornata della libertà il 25 marzo

Agli organizzatori della Giornata della libertà è stata negata, usando come pretesti il coronavirus e gli inviti a scendere in piazza da parte dei «canali Telegram estremisti», la richiesta di autorizzazione per tenere una manifestazione. La domanda per celebrare la Giornata della libertà è stata presentata da tre organizzazioni pubbliche. Secondo il piano degli organizzatori, l’evento avrebbe dovuto essere composto di una marcia, una manifestazione e un concerto.

A Moguilev, per aver presentato la richiesta di manifestazione pubblica, è stato licenziato il membro del Partito Civile Unito Raman Davydau.

La Giornata della libertà nel 2018.
Source: Belaruspartisan

La brutalità delle forze dell’ordine bielorusse nell’inchiesta della CNN

Il canale televisivo americano CNN ha pubblicato un’inchiesta sulla brutalità delle forze dell’ordine contro manifestanti pacifici in Bielorussia. Nel servizio, le vittime della tortura raccontano di maltrattamenti, percosse e violenza sessuale. Inoltre, sulla base dei materiali forniti da BYPOL, è stato diffuso il momento del fermo di un’auto di manifestanti: gli agenti delle forze dell’ordine sparano all’auto con armi da fuoco, le persone vengono scaraventate a terra a faccia in giù e prese a calci. Gli organi investigativi del Paese non hanno ancora avviato un solo procedimento penale contro le forze dell’ordine per violenza sui civili.

Source: BELSAT

L’UE, gli USA e l’OSCE hanno appoggiato l’iniziativa sui negoziati per risolvere la crisi in Bielorussia 

Oggi, 22 marzo, si è tenuto a Vilnius il Forum Kalinouski, organizzato da Seimas [Parlamento nazionale della Lituania N.d.T.] con la partecipazione di Svetlana Tikhanovskaya. I partecipanti all’incontro hanno discusso intensamente della situazione politica in Bielorussia e dei possibili modi per superare la crisi nel Paese. Ecco un breve riassunto del Forum:

  • Ingrida Šimonytė, Primo Ministro lituano, e Žygimantas Pavilionis, presidente della Commissione per gli Affari Esteri della Lituania, hanno espresso il proprio appoggio a una soluzione pacifica alla crisi in Bielorussia. L’Occidente dovrebbe non solo discutere della situazione, ma anche agire.
  • David McAlister, presidente della Commissione per gli Affari Esteri del Parlamento europeo, ha dichiarato che l’UE concentrerà la sua assistenza sulla lotta all’illegalità, sul sostegno alla democrazia e sull’organizzazione del dialogo in Bielorussia per un trasferimento pacifico dei poteri.
  • Josep Borrell, capo della diplomazia europea, ha affermato: «Abbiamo riconsiderato completamente i nostri rapporti con la Bielorussia, ridotto i contatti politici e interrotto il sostegno finanziario alle autorità. Continuiamo a credere che il dialogo sia l’unico modo per risolvere la crisi in maniera pacifica. E siamo disposti a supportare questo processo».
  • Julie Fisher, ambasciatrice degli Stati Uniti in Bielorussia, ha dichiarato il forte sostegno all’iniziativa di Tikhanovskaya sulla raccolta dei consensi a favore dei negoziati e della disponibilità dell’OSCE a mediare in tale questione.
  • George Kent, vice segretario di Stato aggiunto degli Stati Uniti per gli Affari europei, ha appoggiato l’iniziativa sui negoziati in Bielorussia. Ha affermato che il dialogo sarà il prossimo passo per risolvere la crisi bielorussa, quindi fermare la violenza e liberare i prigionieri politici.
  • Peter Bowness, presidente dell’Assemblea parlamentare dell’OSCE, ha sottolineato che l’OSCE è disposta ad agire da osservatore alle future elezioni e ad aiutare i bielorussi nelle riforme elettorali, costituzionali e di altro tipo.
Svetlana Tikhanovskaya.
Source: NN.BY