Il presidente della Federazione bielorussa di hockey su ghiaccio ha qualcosa a che fare con la morte di Raman Bandarenka

Cosa abbiamo scoperto in questo periodo?

12 dicembre 2020, 10:50 | КЕ, TUT.BY
Source: TUT.BY

La sera del 12 novembre nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di pronto soccorso di Minsk è morto il 31enne Raman Bandarenka. Il giorno prima, persone sconosciute sono venute nella «Piazza dei Cambiamenti» per tagliare i nastri, ne è seguita una discussione con i residenti locali: di conseguenza, Raman è stato legato e trascinato su un minibus. Chi l’ha portato e dove, cosa gli è successo dopo la «piazza», ancora non si sa. In ospedale gli sono state diagnosticate lesioni tali che non c’erano quasi possibilità di sopravvivenza, hanno detto i medici. Finora non è stato aperto un procedimento penale per la morte di Raman Bandarenka, è in corso solo un controllo. Il portale TUT.BY ha cercato di analizzare tutto ciò che è stato raccolto durante questo periodo: foto e video, racconti di testimoni oculari e alcune conclusioni di esperti.

Source: TUT.BY

Trapelata in rete una conversazione telefonica sugli eventi in «Piazza dei Cambiamenti». Da una verifica risulta che parlano Baskau e Shakuta

Un indizio importante sul caso della morte di Raman Bandarenka è diventato una registrazione di conversazioni telefoniche pubblicata su Internet, in cui due uomini discutono di un incidente e, a quanto pare, si tratta di quello in «Piazza dei Cambiamenti» l’11 novembre. Ufficialmente, per tutto questo tempo, l’affidabilità della registrazione non è stata confermata né confutata.

Il 18 novembre, la fonte che ha pubblicato la registrazione audio (è un canale Telegram vietato in Bielorussia), ha dichiarato: la conversazione è stata condotta dal famoso funzionario sportivo Dzmitry Baskau e dal combattente pluripremiato Dzmitry Shakuta. La versione sulla loro presenza in «Piazza dei Cambiamenti» durante l’incidente è stata espressa e giustificata nei media in precedenza.

I lettori stessi potevano confrontare le voci degli uomini sulla registrazione con le voci di Baskau e Shakuta, ma era difficile affermare in modo inconfutabile la loro appartenenza. Inoltre, gli stessi Baskau e Shakuta rimanevano hanno taciuto sia sulle versioni che raccontano della loro presenza in «Piazza dei Cambiamenti», sia riguardo alla registrazione delle conversazioni telefoniche.

Poiché nelle registrazioni audio ci sono dettagli importanti che potrebbero essere importanti per capire cosa è successo, abbiamo ordinato un’analisi fonoscopica. Si tratta di un’analisi delle registrazioni audio che aiuta a stabilire il contenuto letterale del discorso, nonché a identificare l’oratore dalla voce e dal discorso (se ci sono campioni di discorso di una persona concreta per il confronto), verificare che la registrazione non presenti segni di modifica e anche scoprire se il discorso è spontaneo o recitato.

Lo studio è stato condotto dalla specialista russa Ella Vitalievna Borgoyakova (tramite OOO GlavExpert, Mosca). La specialista ha una laurea in giurisprudenza con specializzazione in «esperto forense», ha 10 anni di esperienza nel lavoro come esperto e svolge anche analisi fonoscopiche, sia in via giudiziale che non.

Esponiamo in breve i risultati dello studio, l’originale del referto è disponibile presso la redazione di TUT.BY (60 pagine in totale).

Sulla base dello studio, la specialista ha tratto la conclusione categorica che le voci sulla registrazione audio appartengono a Dzmitry Shakuta e Dzmitry Baskau. Non sono stati rilevati segni di modifica. Mentre nel discorso degli interlocutori sono stati rivelati numerosi segni caratteristici proprio del discorso spontaneo e non preparato in anticipo.

Dzmitry Shakuta (a sinistra). Dzmitry Baskau (a destra).
Sources: Screenshot dal video sul youtube.com/News Start Legend Team, TUT.BY

Spiegazione dello studio

Nell’esaminare la registrazione audio, la specialista si è posta quattro domande principali.

Prima domanda: le voci degli uomini nella registrazione (abbiamo designato gli interlocutori come uomo numero 1 e uomo numero 2) appartengono a Dzmitry Shakuta e Dzmitry Baskau? Per il confronto, abbiamo preso tre esempi di discorso di Shakuta e tre di Baskau. Questo è l’audio tratto da un video con loro – interviste o commenti per i media.

Come risultato dell’analisi comparativa uditiva, linguistica e acustica tra la registrazione di una conversazione tra i due uomini e i campioni delle voci di Shakuta e Baskau, sono stati riscontrati diversi tratti di personalizzazione del discorso che coincidono.

La specialista ha concluso che la totalità dei tratti identificati ci consente di trarre una conclusione categorica: nella registrazione audio presentata, la voce e il discorso dell’uomo numero 1 appartengono a Dzmitry Shakuta e quelli dell’uomo numero 2 a Dzmitry Baskau.

Inoltre, la specialista ha trovato dei tratti linguistici nel discorso degli uomini nella registrazione esaminata che sono caratteristici precisamente del discorso spontaneo e non preparato in anticipo.

La specialista non ha riscontrato segni di modifica né discontinuità della registrazione nei limiti della sensibilità dell’attrezzatura. Questa conclusione è stata tratta sulla base dei risultati dell’analisi uditiva, linguistica e strumentale.

Si noti che durante le indagini su casi penali, gli organismi ufficiali possono prescrivere un’analisi fonoscopica, quindi lo specialista agisce nello stato di esperto ed il suo studio viene chiamato perizia. Le registrazioni audio hanno valore probatorio in tribunale; l’esperto viene avvertito della responsabilità penale per conclusioni consapevolmente false.

Inoltre, su richiesta dei cittadini, è possibile studiare le registrazioni audio in via extragiudiziale. L’esecutore può essere lo stesso, ma in questo caso agisce nello stato di uno specialista (è una persona non interessata, con conoscenze speciali). Il risultato del lavoro si chiama studio. I risultati possono essere utilizzati anche in tribunale, ma in un ordine diverso.

Per uno studio di identificazione (per scoprire se le voci sulla registrazione esaminata appartengono a Dzmitry Shakuta e Dzmitry Baskau), abbiamo fornito tre campioni di confronto per ciascuno.

Per Shakuta: la sua intervista sul canale YouTube News Start Legend Team (2017), un video dalla sua pagina Instagram personale (2020) e il video di una sua dichiarazione sul sito SB. Belarus Today (2020). Per Baskau: una sua intervista sul canale ONT (2017), un’intervista sul canale YouTube «Hockeynaja varka» (2020) e il video di una sua dichiarazione sul sito SB. Belarus Today (2020).

I dettagli della conversazione indicano che gli interlocutori sono ben consapevoli degli eventi

Dal contesto della conversazione, si può ipotizzare che sia avvenuta entro e non oltre le ore 22:00 del 12 novembre (momento in cui si è venuti a conoscenza della morte di Raman Bandarenka), cioè entro 24 ore dall’incidente in «Piazza dei Cambiamenti». È probabile che fosse la mattina del 12 novembre, quando, ovviamente, pochi conoscevano i dettagli dell’incidente.

L’ipotesi sull’ora del dialogo deriva dal fatto che al momento della conversazione, gli uomini non sanno ancora in quale ospedale si trova il ragazzo e di quale trattamento ha bisogno e, la cosa più importante, non conoscono ancora il suo nome. Inoltre, si sentono entrambi gli interlocutori sbadigliare (uno lo fa spesso).

Una serie di dettagli indicano che i partecipanti al dialogo hanno informazioni sugli eventi dell’11 novembre in «Piazza dei Cambiamenti». Innanzitutto, sono state pronunciate informazioni che avrebbero potuto aver ascoltato dallo stesso Raman Bandarenka quella sera.

«Nessuno è stato messo fuori combattimento, nessuno», apparentemente, Shakuta parla di Bandarenka nella registrazione. «Era cosciente, con le mani, con le gambe, si agitava. L’abbiamo portato in macchina, è rimasto (Boy?) con lui. Ci ha anche raccontato delle storie sul fatto che ha servito lì alla «32» [la base militare speciale 3214 – N.d.t.] Che compagnia? Dice: «Nella terza compagnia». Chi era il tuo comandante? «Non mi ricordo». Chi era il comandante della brigata? «Beh, è stato 7 anni fa, non mi ricordo». Tutto qui. Siamo arrivati, per le mani, per le gambe, non voleva scendere – l’abbiamo consegnato alla polizia antisommossa, c***o».

La «32», molto probabilmente, è una base militare 3214, dove hanno sede le forze speciali delle truppe del Ministero dell’Interno. Lì, come è noto, ha lavorato come allenatore delle forze speciali (forse lavora ancora) Dzmitry Shakuta. Pertanto, può conoscere sia i dipendenti che quelli che hanno fatto lì il servizio, e questo fa capire il suo interesse per questo argomento.

Ricordiamo che lì ha fatto il servizio militare anche Raman Bandarenka (è stato chiamato nel 2014), sei anni fa. Il ragazzo era proprio nella terza compagnia.

Un altro fatto che indica che i partecipanti alla conversazione conoscono i dettagli di quella sera è la menzione di un telefono cellulare.

A seguito del racconto di come hanno portato il ragazzo in macchina, Shakuta dice: «E poi, quando hanno dato il telefonino…»

Di che telefonino si tratta? Sembra non ci sia un nesso, finché non si fa attenzione ad alcuni video di testimoni oculari. Quando tre sconosciuti hanno portato Raman Bandarenka per le braccia e le gambe nella macchina, qualcosa di luminoso cade a terra. Si vede molto bene nel buio – probabilmente è lo schermo del telefonino. Gli sconosciuti venivano seguiti da un uomo che assomiglia a Shakuta: è stato lui a chinarsi, ha preso l’oggetto e ha proseguito (nel video questo momento è al minuto 1:33).

Raman Bandarenka viene portato via dal cortile la sera dell’11 novembre.
Source: youtube.com/TUT.BY

Un altro episodio che, molto probabilmente, solo chi era presente in piazza avrebbe potuto sapere: quella sera «ospiti» sconosciuti hanno provato a prendere tre persone, invece di due.

In precedenza, sui media, era stato annunciato che il conflitto in «Piazza dei Cambiamenti» era iniziato da un litigio verbale. Un «ospite» sconosciuto ha aggredito un ragazzo, ma quello è riuscito a scappare. Invece Raman è stato preso da quattro uomini e portato in macchina.

Però, nella conversazione pubblicata tra Shakuta e Baskau, dove si discute su chi esattamente è arrivato in ospedale, scelgono non tra due, ma tra tre persone.

Baskau chiede: «Chi c’era? Ecco, cioè, erano in tre. Quello con gli occhiali o quello con cui combatteva Siarhei, no?» Shakuta risponde a questo: «Quello che hanno “accolto”»? No, no, no – lui era lì con il telefonino, era anche lui giovane. […] Quello con cui combatteva Siarhei, è scappato». Baskau risponde: «Beh, chiaro allora. Ho capito chi è, stavo con lui, stavo parlando con lui, beh, quando stavamo imprecando, stavamo sbraitando lì, ho capito chi è allora».

Riassumiamo quel che ne viene fuori: 1) «con il telefonino c’era anche un altro giovane» – Bandarenka; 2) «quello con cui combatteva Siarhei» ed «è coro via» – il ragazzo scappato; 3) «quello con gli occhiali» – un uomo che non è stato menzionato prima.

I testimoni oculari degli eventi dell’11 novembre, in una conversazione con TUT.BY, hanno confermato: c’era una terza persona che non era stata precedentemente citata dai media. Secondo i nostri interlocutori, al momento della rissa gli «ospiti» lo hanno colpito e poi bloccato. Ma dopo le richieste degli abitanti del quartiere è stato lasciato andare – e quello è andato a casa. Testimoni oculari affermano che poiché tutto è stato subito risolto positivamente con questa persona, non hanno dato molta importanza a questo fatto. Tuttavia, pochi lo sapevano.

Dove esattamente e come Raman Bandarenka è stato ferito a morte? Fino ad oggi è un mistero

Non è chiaro dove esettamente e in quali circostanze Raman Bandarenka ha ricevuto le ferite che hanno portato alla sua morte.

Nel nostro materiale precedente sulla base dei materiali e delle parole di testimoni oculari, siamo giunti alla conclusione che almeno quattro persone sconosciute hanno partecipato al suo arresto.

Source: TUT.BY

Il primo di loro, un uomo che assomiglia a Shakuta (nel collage sopra), ha afferrato Raman Bandarenka in corsa da dietro, lo ha sbatutto già gridando «A terra, s*****o!». Poi un altro uomo si è unito alla cattura. Si è sentita una frase «Lasciami stare» (a quanto pare, di Raman), dopo di che il primo degli uomini ha oscillato o ha colpito il ragazzo con il pugno. Altri due uomini sconosciuti si sono avvicinati e hanno aiutato a bloccare il ragazzo.

Di conseguenza, Bandarenka è stato preso per le braccia e le gambe e tre sconosciuti l’hanno portato fuori dal cortile, dietro in lontananza c’era il quarto, simile a Shakuta.

Quest’ultimo, a giudicare dal video, non ha quasi toccato Raman dal momento dell’arresto in piazza. Bandarenka invece si agitava nelle mani delle persone che lo trasportavano, quasi finché non è stato caricato in macchina.

Sulla registrazione pubblicata della conversazione, Shakuta in questa occasione ripete più di una volta «non l’hanno steso», «cosciente, per le braccia e per le gambe, si agitava – lo hanno portato in macchina». Poi segue questa citazione:

«Siamo arrivati, per le braccia, per le gambe, non voleva scendere – l’abbiamo consegnato alla polizia antisommossa, c***o». […] E poi, quando il telefonino è stato consegnato, Tiazh (?) dice, ho visto che lo stavano illuminando con una torcia – l’hanno ringiovanito lì. Ebbene, come hanno potuto consegnarlo, с***o, privo di sensi, c***o, al dipartimento di polizia, c***o?»

Si richiama l’attenzione su una frase strana, probabilmente riguarda Raman Bandarenka in macchina: «illuminavano con una torcia – l’hanno ringiovanito lì». Il vocabolario del gergo e le citazioni di narrativa indicano che la parola «ringiovanire» viene usato col significato di «pestare».

Non si sa per certo se i poliziotti antisommossa fossero sulla scena, come dice Shakuta nella registrazione audio (parleremo dell’arrivo della polizia più avanti). E se è così, che cosa hanno fatto?

Ecco un altro momento in cui Baskau e Shakuta discutono delle ferite di Raman Bandarenka nella registrazione pubblicata:

«Che cosa gli hanno fatto che è diventato così pesante?»

«Beh, non lo so… Qualunque cosa, lo sai bene, puoi colpire allo stomaco con uno stivale, c***o, avrà la milza rotta. Non so cos’altro possa essere».

«Ok, la milza rotta è chiaro. Ma qui c’è un trauma cranico, lo devono aver preso a calci mentre era steso nel bus».

«Sì, sì. Vedi, la situazione è tale che l’hai vista tu stesso: noi, cioè, sono corso su, l’ho steso, cioè non l’ho messo fuori combattimento, c***o».

«Sì, sì, certo».

«E niente. L’abbiamo preso per le braccia, per le gambe: si agitava, allora l’abbiamo trascinato a fan****. Un trauma cranico significa che una persona è priva di sensi. Sarebbe stato come uno straccio subito, cavolo».

«Questo è chiaro».

«Sarebbe un knockout».

E un’altra frase, quando Baskau e Shakuta stanno discutendo su come avere notizie sullo stato di Raman Bandarenka.

«E come scoprirlo? Io telefonerei almeno, per informarci, come sta».

«Scoprirlo, beh, probabilmente si può tramite quelli: sono loro che l’hanno consegnato dove l’hanno consegnato. Al distretto Centrale o al dipartimento di polizia».

Inoltre, il 21 novembre, in rete è apparsa un’altra conversazione tra uomini sugli eventi in «Piazza dei Cambiamenti». Dopo un esame fonoscopico di questa registrazione, la specialista è giunta alla conclusione che anche queste voci appartengono a Shakuta e Baskov. Durante la conversazione Shakuta ha detto quanto segue:

«Ha chiamato Il comandante, stava già andando dal suo superiore, lì, insomma, ci sarà qualcuno tipo viceministro. Insomma, i ragazzi dell’OMON sono navigati, vogliono sbolognare a noi questi c***i. Beh, ho spedito al comandante questo video, dove lo buttavo giù. Beh, glliel’ho mostrato, lui dice: «Non l’avete fatto?»… beh, tipo. Dico: «L’ho sbattuto a terra, si sono avvicinati due», beh, ho detto che me lo sono lavorato. Lui risponde: «Beh, chiaro». L’hanno preso per le braccia, per le gambe, nessuno lo ha picchiato, cioè non lo hanno steso, era cosciente, l’hanno portato al nostro autobus. Abbiamo lasciato uno a fare la guardia».

Non è certo quando si sia svolto il dialogo. La fonte che ha pubblicato la registrazione audio (un canale Telegram vietato in Bielorussia) non lo ha indicato.

I nostri lettori hanno prestato la loro attenzione a un altro dettaglio dei video pubblicati. Prima che Bandarenka venisse caricato su un minibus all’angolo di via Kakhovskaya, Raman potrebbe essere stato colpito duramente, con le gambe o con la testa.

Mentre tre uomini portavano Bandarenka in braccio sulla strada, uno di loro si è allontanato e in quel momento il ragazzo è caduto al suolo. Nel video si tratta del momento al minuto 0:40.

Raman Bandarenka viene portato via dal cortile la sera dell’11 novembre.
Source: youtube.com/TUT.BY

Per vedere meglio questo momento, abbiamo schiarito il video e «zoomato» l’immagine. La stessa scena si trova al minuto 0:13 nel secondo video.

Persone sconosciute portano Bandarenka sull’autobus.
Source: youtube.com/TUT.BY

Dopo questo movimento incomprensibile, l’uomo che si era allontanato torna. Si avvicina anche un uomo che assomiglia a Shakuta (che si è tenuto sempre a distanza in strada). Tutti e quattro si sono chinati e hanno guardato qualcosa, ma dopo un paio di istanti è arrivata un’auto e sembra che tutti siano entrati, tranne un uomo che somigliava a Shakuta. Quello se ne va. Tutto questo è avvenuto tra le 22:15 e le 22:30.

È impossibile distinguere Bandarenka e se si muove dopo questo episodio a causa della qualità del video.

Come sono arrivati e andati via gli «ospiti» sconosciuti?

Alcuni dettagli interessanti sono stati notati dai nostri colleghi di «Mediazona».

Innanzitutto, cosa è successo prima e dopo gli eventi con Bandarenka. Come ha scoperto «Mediazona» dalle registrazioni delle telecamere, verso le 21:48 (mezz’ora prima degli eventi con Bandarenka) sono stati visti quattro minibus al 62 di Cherviakova: uno scuro e dietro tre chiari (una delle auto sembra quella in cui il giovane è stato successivamente trasportato). Cinque minuti dopo degli sconosciuti iniziano ad apparire nella piazza, incluso un uomo che assomiglia a Shakuta. Lungo il percorso gli ospiti hanno notato le telecamere di sorveglianza.

Alle 21:55 alcuni di loro sono arrivati nel cortile, dove hanno iniziato a tagliare i nastri della staccionata. L’hanno fatto per altri 20 minuti, nel frattempo un’altra coppia si è unita a loro. Per tutto questo tempo, altri visitatori hanno percorso il perimetro del condominio. I volti degli «ospiti» sono coperti dalle mascherine.

Quando è iniziata la rissa in «Piazza di Cambiamenti» (secondo TUT.BY, tra le 22:15 e le 22:20), sono accorse tre persone che si trovavano in disparte.

In quest’istante le telecamere vicine hanno ripreso un «ospite» sconosciuto che è corso fuori dal cortile. Correva dietro a un’altra persona (a quanto pare si tratta del ragazzo che alla fine è fuggito). L’«Ospite» è scomparso in direzione di via Slutskaya.

Il momento dell’inseguimento.
Source: youtube.com/Mediazona

Quasi contemporaneamente alla rissa dal lato di via Cherviakov, un minibus chiaro ha percorso via Kakhovskaya, ha fatto inversione e si è diretta verso tre persone sconosciute, che stavano portando Bandarenka a braccia, seguiti da un quarto (presumibilmente Shakuta).

In secondo luogo, è importante scoprire come si è mosso il minibus in cui è stato caricato Raman Bandarenka. A giudicare dalle registrazioni delle telecamere, non è partito immediatamente.

«Mediazona» ha controllato secondo il video: l’autobus dopo aver caricato il ragazzo lì (intorno alle 22:19) è rimasto fermo ancora in via Kakhovskaya. Alle 22:27 un uomo di corporatura robusta con un cappello con un pon pon e una borsa sulla spalla è entrato da una porta laterale. Alle 22:28, una donna si è avvicinata alla macchina, ha parlato con qualcuno attraverso il finestrino sul lato del sedile del passeggero anteriore, poi la portiera laterale si è aperta un po’ – e allora la donna se n’è andata. (Foto a sinistra: l’un uomo, a destra: la donna).

Source: TUT.BY

Alle 22:35 il suddetto uomo con il cappello con il pompon è sceso dal minibus, ma alle 22:40 è tornato dentro. Poi l’auto si è mossa in direzione di via Cherviakov, ma tre minuti dopo è tornata indietro. Due persone sono uscite dall’interno, compreso l’uomo con il cappello col pompon, e si sono incamminate verso «Piazza dei Cambiamenti». Sono le 22:43.

Non è noto se in questo momento Raman Bandarenka sia all’interno.

Source: screenshot di mediazona.by

Il minibus è partito alle 22:55, quando tutti i nastri sono stati rimossi dalla recinzione, riassume «Mediazona». Nello stesso momento, due minibus chiari compaiono sulle registrazioni di altre telecamere: si muovono lungo via Cherviakov verso via Vera Slutskaya. La seconda macchina è simile a quella in cui è stato trasportato Bandarenka. Questa macchina, a proposito, per qualche motivo ha rallentato e sembra provare a parcheggiare, ma poi continua a muoversi. Un minuto dopo, questo minibus è seguito da un minibus scuro e da un altro chiaro.

Un minibus chiaro percorre via Cherviakova.
Source: youtube.com/Mediazona

Le targhe di questi minibus sono ancora sconosciute a TUT.BY.

Come ha agito la polizia?

La polizia è stata notata nel quartiere verso le 22:33, cioè almeno dieci minuti dopo che Bandarenka era stato caricato sul minibus sconosciuto. Possiamo trarre tale conclusione basandoci sull’analisi delle registrazioni delle telecamere raccolte da TUT.BY, lo stesso dato è stato fornito dalla pubblicazione «Mediazona nel suo materiale».

All’inizio era una vettura di polizia UAZ, nota «Mediazona»: è arrivata dal lato di via Kakhovskaya, si è ritrovata faccia a faccia con il minibus chiaro, in cui è stato trasportato Bandarenka, quindi ha attraversato il cortile senza fermarsi e si è allontanata lungo via Orshanskaya.

Il veicolo della polizia passa accanto al minibus su cui è stato portato Bandarenka.
Source: youtube.com/Mediazona

Ci sono altri due video trovati da TUT.BY. In uno, a giudicare dai timestamp sul filmato, una UAZ della polizia è passata intorno alle 22:30. Sul secondo è evidente che un minuto dopo, dal lato in cui è partita questa macchina, arrivano i primi due agenti di sicurezza (con elmetti e giubbotti, mentre gli agenti del Dipartimento di sicurezza arrivano alle chiamate di emergenza), e poi altri due – uno di loro ha una mitragliatrice. Gli uomini camminano su entrambi i lati per circa tre minuti, dopodiché scompaiono alla vista.

Source: TUT.BY

Non si vede che i poliziotti accompagnino qualcuno (ad esempio, i partecipanti alla già citata «rissa» dal Ministero dell’Interno, per la quale sarebbe arrivata una chiamata alle 22:30).

Arrivo della polizia in «Piazza dei Cambiamenti» l’11 novembre.
Source: youtube.com/TUT.BY

«Mediazona» conferma che quasi contemporaneamente al passaggio dell’UAZ, due auto della polizia sono arrivate dal lato di via Orshanskaya (22:33). Da lì sono uscite due persone in divisa, hanno messo i caschi e si sono incamminate verso la piazza (probabilmente le abbiamo viste nella registrazione nominata sopra).

Una foto delle stesse due auto, passate 10 minuti dopo l’arresto di Raman Bandarenka da parte di sconosciuti, è apparsa anche sul canale telegram @motolkohelp.

Sources: uno screenshot dal video di youtube.com/Mediazona e uno dal t.me/motolkohelp

Il fatto che i quattro poliziotti in elmetto e giubbotto siano rimasti sul posto per circa tre minuti è confermato da «Mediazona» dopo la sua analisi del video. Pertanto, si può presumere che siano partiti alle 22:36 circa.

Secondo uno dei testimoni, le cui parole sono state citate da Radio Svaboda, anche quando è arrivata la polizia, gli «ospiti» hanno continuato il loro lavoro nel cortile. E solo verso le 23:00, dopo un selfie di gruppo sullo sfondo del murale coperto, sono partiti in minibus.

Vi ricordiamo che la polizia della capitale ha dichiarato molto brevemente nel suo comunicato ufficiale del 12 novembre che quella sera alle 22:30 aveva ricevuto un messaggio sulla rissa nel cortile di via Chervyakov. E i poliziotti arrivati, presumibilmente hanno trovato un uomo di 31 anni con lesioni fisiche e «successivamente hanno chiamato un’ambulanza per lui».

Tuttavia, sul Web sono apparsi quasi immediatamente documenti (anche se senza firma né sigillo), che indicavano che il paziente non era arrivato dalla strada, ma dal Dipartimento degli affari interni del distretto Centrale. In una conversazione con TUT.BY questo è stato precedentemente confermato dai medici del servizio di emergenza. Inoltre, i residenti locali hanno detto che dopo l’incidente hanno chiamato il dipartimento di polizia per sapere cosa fosse successo a Raman. Sembrerebbe che sia stato detto loro che il giovane era stato lì, ma si era sentito male e i medici l’avevano portato all’ospedale di emergenza.

Aggiungiamo che il 13 novembre, il Comitato Investigativo ha indicato nel suo comunicato quanto segue:

«La polizia ha ricevuto la segnalazione che nel cortile di una casa in via Cherviakova a Minsk è scoppiata una rissa tra gente aggressiva del posto che appendeva nastri e coloro che li stavano togliendo. Gli agenti di polizia giunti sul posto hanno trovato un uomo con lesioni fisiche e segni di intossicazione da alcol. Il residente di Minsk è stato portato al dipartimento degli Affari Interni del distretto Centrale per chiarire le circostanze dell’incidente. In concomitanza con il peggioramento dello stato di salute dell’uomo, le forze dell’ordine hanno chiamato un’ambulanza. Il residente di Minsk è stato visitato dai medici, dopo essere era stato ricoverato in una struttura sanitaria».

Anche «Mediazona» ha richiamato l’attenzione sul fatto che l’ambulanza è stata vista in questa zona solo alle 22:58 (circa 40 minuti dopo la colluttazione). Essa è passata lungo via Cherviakova dal lato di via Vera Slutskaya, ha svoltato in via Kakhovskaya e ha continuato verso il cinema «Kiev», senza girare verso «Piazza dei Cambiamenti».

Source: screenshot di mediazona.by

«Ospiti» della «Piazza dei cambiamenti» la sera dell’11 novembre: dunque c’erano Shakuta e Baskau?

L’analisi della conversazione pubblicata tra Baskau e Shakuta, le parole dei testimoni oculari e la nostra precedente analisi dei materiali (come erano gli «ospiti», dove sono stati visti prima) con un alto grado di probabilità ci permette di dire: Baskau e Shakuta erano in piazza.

Ma sottolineiamo: a giudicare dal video e dalle parole dei testimoni oculari con cui siamo riusciti a comunicare, nello specifico sulla rissa in «Piazza dei Cambiamenti» c’era un uomo simile a Shakuta.

Ma non un uomo che assomiglia a Baskau. Durante la rissa, ha solo sfarfallato di fianco nell’inquadratura. Un testimone oculare di «Piazza dei Cambiamenti», che ha identificato il «famoso funzionario», ha detto a Radio Svaboda: l’«ospite» ha tagliato i nastri, ha rimandato a casa i residenti e ha spiegato che «stava pulendo la città dalla spazzatura».

Ricordiamo alcuni dettagli in più di cui non abbiamo scritto prima. Innanzitutto, il canale Telegram @kyky_org ha attirato l’attenzione su vecchie foto con Dmitry Baskau, dove spesso mostra un gilet trapuntato blu (qui, ad esempio, un’istantanea di TUT.BY per il 2019).

Source: Daria Buriakina, TUT.BY

Con lo stesso gilet trapuntato, lo stesso Baskau è stato identificato personalmente dalla gente durante la sua visita di alto profilo con «ospiti», al complesso residenziale di «Megapolis» (18 ottobre). E lo stesso aveva la persona in «Piazza dei Cambiamenti», che anche prima, in diversi modi, ha ricordato alla gente Baskau.

Le due foto sopra provengono da «Megapolis», le due in basso da «Piazza dei Cambiamenti».
Source: TUT.BY

Inoltre, abbiamo notato nel guardaroba di Baskau delle insolite sneakers nere con molti inserti chiari di varie forme. Con queste una volta è apparso a Brest durante le trattative con gli avversari della fabbrica di batterie (giugno 2020), più tardi – a «Megapolis» (18 ottobre), dove ospiti sconosciuti sono venuti a distruggere i nastri e alla fine hanno iniziato a litigare con la gente del posto. E, infine, lo stesso Dmitriy Baskau indossava le stesse scarpe da ginnastica al più grande raduno automobilistico filogovernativo (8 novembre).

Due foto da Brest, due foto da «Megapolis» e un fotogramma del rally.
Source: TUT.BY

Chi altro c’era in «Piazza dei Cambiamenti» quella sera e cos’ha fatto?

In primo luogo, questo è l’uomo sconosciuto con cui ha iniziata la rissa. Diversi testimoni oculari hanno raccontato a TUT.BY questi dettagli.

Secondo loro, l’«ospite» tagliava i nastri e si comportava in modo piuttosto arrogante. Indossava una mascherina e un cappuccio, una giacca nera e jeans con risvolto. Occhi azzurri, capelli e sopracciglia biondi.

Una persona estremamente simile è stata vista il 2 novembre a Novaya Borovaya: lui, sotto la protezione della polizia antisommossa armata, tagliava nastri con altri «ospiti». Diversi residenti di questo complesso, su richiesta di TUT.BY, hanno chiarito che nell’iniziatore del conflitto in «Piazza dei Cambiamenti» hanno riconosciuto la persona che era stata anche da loro e aveva gli stessi vestiti, tratti del viso e comportamento (in più ha anche discusso con i residenti locali su quello che è successo nel video).

A sinistra due inquadrature da Novaya Borovaya il 2 novembre, a destra dalla «Piazza dei Cambiamenti» l’11 novembre.
Source: TUT.BY

Uno dei testimoni oculari, in una conversazione con TUT.BY, l’ha addirittura definito «il più anomalo» di tutti i nuovi arrivati: «Parlava in modo molto arrogante e provocava. Ha detto che potevamo chiamarlo «yabatka» (una persona fedele al presidente) se ci piaceva. Ha raccontato molto: che non era un bielorusso, ma sua nonna è stata uccisa dai collaborazionisti bianco-rosso-bianchi; che non ha niente a che fare con le strutture, ma ha il diritto di rimuovere i nastri nello stesso modo in cui li appendiamo».

A Minsk, i nastri vengono tagliati sotto la protezione di persone armate.
Source: youtube.com/TUT.BY

Si scopre che la rissa è iniziata con la stessa persona in «Piazza dei Cambiamenti» anche l’11 novembre.

Secondo i testimoni oculari, inizialmente un uomo con una giacca cachi e una scatola della pizza in mano (forse, dicono i testimoni oculari, questo è un residente del distretto, chiamiamolo A) si è fermato vicino alla recinzione e ha parlato con calma con gli «ospiti» che stavano tagliando i nastri. Accanto a questa persona A c’era Raman Bandarenka – e ad un certo punto Raman ha detto qualcosa come «Bene, finiamola – abbiamo parlato abbastanza». Testimoni oculari notano che non c’era traccia di aggressività nella conversazione della persona A con gli «ospiti», così come nella frase di Raman.

Ma uno degli «ospiti» ha reagito improvvisamente dicendo «Perché sei così insolente?». I testimoni hanno riportato anche la frase «Mi stai minacciando?» pronunciata sempre da quello. E l’«ospite» è andato dalla parte dove si trovava Raman, ma alla fine ha provato a trattenere non lui, ma un altro ragazzo che stava accanto a Raman (chiamiamolo B). L’«ospite» sconosciuto ha colpito il ragazzo B al petto con entrambe le mani, quest’ultimo ha indietreggiato per il colpo e ha rischiato di cadere. L’«ospite» non si è fermato, ha iniziato a torcersi le mani e ha spinto il ragazzo B sulla sbarra orizzontale di metallo. Là al ragazzo B è caduto il telefono, ma lo ha velocemente raccolto ed è fuggito via. (Ecco il video di questo momento.)

I nostri interlocutori ragionano: forse lo sconosciuto ha capito male chi avesse pronunciato il commento. O per rabbia ha aggredito quello che era a portata di mano. «Proprio da questo «ospite» è iniziato tutto il casino. Si è avvicinato senza nessun motivo» dicono i testimoni.

In conclusione: lo sconosciuto è corso dietro al ragazzo B, ma non l’ha raggiunto. Invece l’uomo simile a Shakuta ha iniziato a colpire Raman Bandarenka, poi altri tre lo hanno aiutato.

Purtroppo, non c’è un video di quello che è successo in tutto questo tempo con la persona A, che inizialmente ha parlato con calma di qualcosa con gli «ospiti», ancora prima dell’inizio della rissa. Ma dopo la detenzione di Raman, quest’uomo A è stato «bloccato» dagli ospiti, ricordano i testimoni oculari. E solo dopo la persuasione di una ragazza sconosciuta, gli «ospiti» lo hanno comunque lasciato andare a casa.

I testimoni oculari presumono che questa persona A non sia stata inseguita durante la colluttazione, ma in qualche modo lo abbiano agganciato, «bloccato» e volevano anche «legarlo». Ma poiché tutto è finito relativamente bene per questa persona, la gente del posto non ha attribuito alcuna importanza a questo episodio e non ne ha parlato ai giornalisti in precedenza.

Non si sa con certezza se questa persona portasse o meno gli occhiali.

Ma c’era una foto di questa persona A. Stava vicino all’altalena – lì, secondo i testimoni oculari, c’era anche Bandarenka. Forse, nella foto sull’altalena, si vede proprio Raman, e questa è la sua ultima foto.

Source: foto fornita a TUT.BY da testimoni oculari

C’è un dettaglio in più sulla personalità dell’«ospite» da cui è iniziata la rissa: in una conversazione con Baskau, Shakuta lo ha chiamato Siarhei (citazione: «Quello con cui Siarhei lottava, è scappato»).

Sono girate molte versioni sul Web sull’identità di questa persona. Abbiamo provato a verificare le due più frequenti, ma a causa di incongruenze ci sembrano poco convincenti e addirittura false. Senza un’analisi dettagliata, le menzioneremo brevemente.

La prima ipotesi è che sia presumibilmente un ufficiale di sicurezza (capo di un’unità delle forze speciali) che ha partecipato agli arresti a Novaya Baravaya il 25 ottobre. La seconda è che sia presumibilmente era un amico di Dmitry Baskau dal video di agosto in cui hanno bevuto insieme in macchina (l’uomo è il campione del mondo di karate). Conosciamo i nomi di queste persone, ma non li nominiamo, poiché i materiali raccolti confutano queste versioni piuttosto che confermarle in qualche modo.

In secondo luogo, l’identità di altri tre «ospiti» rimane sconosciuta. Hanno aiutato un uomo che assomigliava a Shakuta a picchiare Raman Bandarenka e portarlo in macchina.

Abbiamo già fornito degli screenshot di queste persone e una descrizione dettagliata dei loro vestiti in precedenza. Non ci sono nuovi dati significativi su questo.

Source: TUT.BY

In terzo luogo, almeno quattro donne sono state viste tra gli «ospiti». Inoltre, tre di loro, secondo la nostra analisi (ne parleremo più avanti), andavano periodicamente in altri cortili – anche lì tagliavano i nastri.

Una delle signore, secondo i testimoni oculari, indossava una maschera, sulla sua testa c’era un cappuccio rosso di felpa, da cui si sporgeva la visiera nera del cappellino. Indossava una giacca marrone, portava jeans dritti e stivali neri. Un testimone oculare ricorda come ha risposto a una domanda dei residenti del quartiere sullo scopo della visita: «Il significato era come «stiamo ripulendo la città dai nastri, vogliamo ripulire la Bielorussia dalle persone come voi». Cosa voleva dire? Ha detto che non sono persone indifferenti, che non vogliono che il Paese sia rovinato, e che loro appoggiano il governo attuale. E noi siamo… indesiderati, diciamo.»

Anche un altro testimone oculare ha ricordato questa signora: «Era molto loquace, il suo linguaggio era corretto».

Abbiamo scoperto che questa sconosciuta aveva partecipato più di una volta al taglio dei nastri nel complesso residenziale «Megapolis». Quindi, il 18 ottobre, faceva parte di un gruppo di persone, tra le quali Dmitry Baskau è stato identificato dal viso. Ha anche discusso molto con le persone.

La prima foto – dalla «Piazza dei Cambiamenti», le altre due da «Megapolis».
Source: TUT.BY

La seconda sconosciuta nella piazza indossava una giacca scura leggermente allungata (a ben vedere, di tessuto con un motivo mimetico), pantaloni di velluto chiaro e scarpe da ginnastica chiare, la sua testa era nascosta da un cappuccio. La donna è stata vista tagliare nastri in altri cortili, ad esempio a «Megapolis» il 24 ottobre e la notte tra l’11 e il 12 novembre.

Tutte e quattro le foto provengono dalla «Piazza dei Cambiamenti».
Source: TUT.BY

Abbiamo notato un episodio con questa ragazza mentre guardavamo le registrazioni da «Piazza dei Cambiamenti»: quando hanno iniziato a sbattere Bandarenka a terra, l’ospite non stava filmando questo, ma i testimoni oculari attorno. (Si può vedere in questo video, al minuto 0:23.)

La terza ragazza ha attirato meno l’attenzione delle persone, ma è apparsa su una foto. Indossava una giacca verde quasi al ginocchio, jeans scuri e scarpe nere lucide.

Nella foto – la donna a destra.

Source: TUT.BY

Abbiamo notato la quarta ragazza mentre guardavamo le immagini e le foto di testimoni oculari. Anche lei indossava una giacca verde allungata. Ma la distinguiamo decisamente dalla precedente «ospite» per una serie di tratti: pantaloni dritti scuri e scarpe grigio chiaro (la signora precedente aveva jeans stretti e stivali neri lucidi).

Questa quarta «ospite» non era per la prima volta nei cortili: l’abbiamo notata nelle registrazioni di «Megapolis» il 24 ottobre e Novaya Baravaya il 2 novembre.

Da sinistra a destra: «Piazza dei Cambiamenti» l’11 novembre, Novaya Baravaya il 2 novembre e «Megapolis» il 24 ottobre.
Source: TUT.BY

In quarto luogo, nella conversazione pubblicata di Shakuta, si sente una parola che può essere un soprannome o un nome in codice per uno dei partecipanti alla rissa in «Piazza dei Cambiamenti» – Boy.

«Nessuno è stato messo fuori combattimento, nessuno», dice Shakuta nella registrazione. «Tutti erano coscienti, per le braccia, per le gambe, si contorceva: l’hanno portato in macchina, hanno lasciato Boy (?) con lui.»

Questa parola suona abbastanza chiara. Se questo è un soprannome, allora, a giudicare dal contesto, è stato lui ad accogliere il ragazzo in macchina. Del fatto che il ragazzo portato in macchina sia stato lasciato sotto la supervisione di un certo «uno», parla Shakuta nella seconda delle due conversazioni pubblicate con Baskau.

In quinto luogo, un altro soprannome o nome in codice viene pronunciato nella conversazione: Tiazh. E abbiamo un’ipotesi di chi potrebbe essere questa persona.

Di un certo Tiazh si arriva a parlare quando Shakuta racconta come Raman Bandarenka è stato portato in macchina.

«Bene, allora, quando il telefono è stato consegnato (Tiazh dice, l’ho visto), lo hanno illuminato con una torcia – lo hanno ringiovanito [picchiato, gergo – N.d.T.] Ebbene, come hanno potuto trasferirlo, с***o, privo di sensi, c***o, al dipartimento di polizia, c***o?»

Sotto il soprannome Tiazh, le persone dell’ambiente sportivo conoscono Yauhen Tsimanouski, un pugile dei pesi massimi (sebbene il soprannome sia relativamente comune tra i pugili di questa categoria, hanno notato i nostri interlocutori). Una volta prestò servizio nell’unità militare 3214, poi in SOBR, dove fu addestrato da Dmitry Shakuta. Tsimanouski ha poi visitato personalmente il club di Shakuta, Shock, hanno riferito le fonti.

Potrebbe essere stato presente in «Piazza dei Cambiamenti» l’11 novembre? Questo non può essere affermato in modo certo, Yauhen non ha risposto alle domande dei giornalisti.

Tuttavia, nelle registrazioni delle telecamere, abbiamo già notato un uomo grosso con un cappello con un pompon e una borsetta a tracolla. Secondo l’analisi di Mediazona, questa persona è salita e scesa dall’autobus, dove prima era stato portato Bandarenka.

Inoltre, si può vedere in un altro video di TUT.BY: quando Raman è stato sbattuto per terra, questo sconosciuto è uscito dal lato opposto del cortile, si è avvicinato a una donna testimone oculare e ha abbassato il suo telefono, con il quale stava filmando ciò che stava accadendo.

Persone sconosciute afferrano Raman Bandarenka.
Source: youtube.com/TUT.BY

L’uomo con un cappello chiaro con pompon indossava anche una giacca blu, pantaloni neri, scarpe chiare e una borsa con una tracolla sottile. Aveva un cappuccio in testa.

Perché confrontare gli «ospiti» della «Piazza dei Cambiamenti» con quelli che sono venuti in altri cortili? Le coincidenze non sono casuali

Inizialmente, un indizio per capire chi fosse l’11 novembre in «Piazza dei Cambiamenti» è stato un confronto con la composizione degli «ospiti» nel complesso residenziale «Megapolis» il 18 ottobre.

Anche lì hanno tagliato i nastri, ci sono state anche delle controversie con i residenti locali che sono usciti per chiedere cosa stesse accadendo – e si è verificata anche una rissa che è finita con l’arrivo della polizia. Fortunatamente, nessuno è stato ferito.

Tra gli «ospiti» allora è stato identificato per il viso (persino senza maschera) di Dzmitry Baskau e vicino a lui anche per l’aspetto e l’abbigliamento – Dmitry Shakuta. Successivamente il portale Tribuna ha identificato in uno degli uomini il giocatore di hockey Pavel Volchek, e in una donna accanto a lui sua moglie Zhanetta. Sul web ci sono speculazioni anche su un altro ragazzo, che assomiglia a un allievo di Shakuta – Aleh Kliushau (TUT.BY ha raccolto e studiato i dati al riguardo, e possiamo brevemente dire che tale versione non è da escludere).

Un’altra ospite ha ricordato ai residenti locali l’addetta stampa del presidente, Natalia Eismont. Difficile dirlo con certezza, ma sulla registrazione di un’altra conversazione «fusa» (le voci appartengono a Eismont e Baskau, questo è stato confermato da un altro studio fonoscopico) si discuteva di simili visite di «ospiti» nei cortili. E vi compaiono anche i nomi di alcuni di quelli identificati il 18 ottobre a «Megapolis».

Perché stiamo facendo questo elenco? In primo luogo, almeno tre ospiti dalla «Piazza dei Cambiamenti» l’11 novembre e dal «Megapolis» il 18 ottobre (identificati come Baskau, Shakuta e una ragazza in giacca marrone con la felpa rossa) coincidono.

In secondo luogo, abbiamo a nostra disposizione un video inedito di quanto è accaduto a «Megapolis» il 18 ottobre. E si vede chiaramente che sono stati gli «ospiti» che, durante le liti con i residenti locali, hanno provocato loro stessi la rissa, hanno torto le braccia, picchiato e buttato a terra le persone.

Attacco di persone sconosciute contro i residenti del complesso «Megapolis» il 18 ottobre.
Source: youtube.com/TUT.BY

A proposito, gli stessi residenti locali hanno chiamato la polizia sul posto. Sono venuti almeno tre gruppi di agenti delle forze dell’ordine, compresa la polizia antisommossa con fucili a pompa, e anche personalmente il viceministro degli affari interni (all’epoca) Aliaksandr Barsukou. Come dicono i testimoni oculari, alla fine, tutti si sono dispersi, non ci sono stati arresti (il servizio stampa del Ministero degli affari interni lo ha confermato) – e gli ospiti se ne sono andati tranquillamente in due minibus – uno scuro e uno chiaro.

In terzo luogo, abbiamo confrontato gli «ospiti» a «Megapolis» del 18 ottobre con i membri dei gruppi che sono andari lì il 24 ottobre e la notte tra l’11 e il 12 novembre. Abbiamo trovato molte coincidenze. Poi le coincidenze nei personaggi si sono ripetute quando queste persone sono state confrontate con gli «ospiti» di Novaya Baravaya il 2 novembre e, infine, con gli «ospiti» di «Piazza dei Cambiamenti» l’11 novembre.

Ricordiamo che un gruppo di persone sconosciute che hanno tagliato i nastri a Novaya Baravaya il 2 novembre, ha lavorato anche sotto sorveglianza dei poliziotti antisommossa con fucili a pompa.

Riassumendo: abbiamo studiato l’aspetto di almeno cinque gruppi di «ospiti» da video e foto, che in momenti diversi hanno visitato tre diversi complessi residenziali a Minsk (cinque visite in totale). Abbiamo studiato l’aspetto di 54 persone in totale. E poi abbiamo confrontato le persone tra di loro per capire se ce ne fossero di uguali.

Almeno otto persone che si ripetono capitano in luoghi diversi. Altre 25 persone sono difficili da confrontare tra di loro: in alcuni casi i tratti e gli abiti delle persone non risaltano in alcun modo, a volte la qualità dei materiali non consente di tracciare parallelismi, e qualcuno potrebbe essere stato «in visita» solo una volta.

Aggiungiamo che abbiamo studiato anche gli «ospiti» di altri cortili (ad esempio, gruppi da una trasmissione di STV sui cosiddetti antivandali) – ma non abbiamo trovato coincidenze con i «visitatori» dei suddetti cortili. Forse questo è dovuto al fatto che alcuni gruppi lavorano separatamente l’uno dall’altro.