Agosto 12, 2020, 19:06 Radio Svaboda
Il venticinquenne Aleksandr Vikhor è morto in ospedale, portato lì, su un autocarro militare, domenica scorsa. A Gomel non c’è più posto per gli arrestati, né in detenzione preventiva, né in carcere giudiziario. Gli autoveicoli con gli arrestati stanno per ore in lunghe file all’aperto, sotto il sole.
“In uno degli autocarri militari c’era Sasha. Lui non stava partecipando alle azioni di protesta. Domenica scorsa, stava andando dalla sua fidanzata. L’hanno preso in centro città, mentre stava per cambiare mezzo di trasporto. Mi ha scritto un messaggio in cui diceva di essere stato preso. Finito. In tutti questi giorni io l’ho cercato, ma nessuno mi dava informazioni relative a lui. Alla fine, oggi, mi hanno detto che Sasha era all’obitorio”, racconta piangendo sua madre.
Come dice la madre, Aleksandr aveva problemi al cuore. Quando era sull’autocarro chiuso, in fila verso il carcere giudiziario, si è sentito male.
“Lui gridava, chiedeva aiuto. I poliziotti della scorta pensavano lui fosse fuori di testa e l’hanno portato in un ospedale psichiatrico. Il medico esperto, però, ha capito che i suoi problemi non c’entravano niente con lo stato mentale. Cosí hanno chiamato l’ambulanza e l’hanno portato all’ospedale più vicino, l’ospedale di pneumonologia, nella stessa zona di quello psichiatrico. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvarlo, ma non ci sono riusciti, perché, come mi è stato riferito, lui era già in stato di morte clinica”, racconta la madre.
Non ha potuto vedere suo figlio all’obitorio.
“Si sono rifiutati di farmelo vedere, credo, perché fosse stato gravemente picchiato. Chiedo alla gente che stava lì, insieme a lui, su quell’autocarro, dopo che saranno liberati, che mi raccontino la Verità! Cosa è successo a Sasha? Voglio solo che la gente sappia: queste ignobili autorità hanno ucciso mio figlio”, dice la madre.
L’ufficio stampa dell’Amministrazione del Comitato inquirente della regione di Gomel ha comunicato all’agenzia d’informazione bielorussa “BelaPAN” che è stata avviata la procedura di verifica sulla morte del venticinquantenne di Gomel. L’istruzione preliminare ha stabilito che il ragazzo era stato fermato dalla polizia per la partecipazione attiva a un comizio non autorizzato ed è stato condannato a 10 giorni di carcere.
“Il ragazzo è stato mandato al luogo di pena e lì all’improvviso si è sentito male. E’ stato portato in ospedale dove è morto, ha comunicato l’ufficio stampa. Nel corso dell’esame primario, non sono state trovate lesioni corporali visibili che potrebbero aver causato il decesso”.
Ai fini di stabilire la causa precisa della morte, il giudice per l’indagine ha richiesto la perizia medico legale.
Agosto 12, 2020, 19:06 Radio Svaboda