21 gennaio 2021 | BYPOL, Telegraf.by
Sommario:
- Introduzione
- Eventi accaduti in Piazza dei Cambiamenti
- Arrivo al pronto soccorso e causa della morte di Raman Bandarenka
- Persone coinvolte
- Conclusione
Introduzione
Sono trascorsi più di due mesi prima che la Procura Generale, rappresentata dal vicedirettore del dipartimento per le indagini su casi penali particolarmente importanti, il consigliere di giustizia Mikhail Shastapalau (Mikhail Nikolayevich Shestopalov), effettuasse un’ispezione ai sensi dell’art. 174 del codice di procedura penale sulla morte di R. Bandarenka.
Lo stato di avanzamento di questo controllo è tenuto nella massima riservatezza non solo al pubblico, ma anche alla madre di Raman, la quale nuovamente il 13 novembre 2020 ha presentato ufficialmente istanza scritta per avviare un procedimento penale per la morte del figlio. Inoltre, la stessa richiesta è stata spedita dall’avvocato che la rappresenta.
A tal proposito, riteniamo necessario ricordare all’impiegato del procuratore e ai suoi responsabili alcune disposizioni del codice penale sulla procedura:
- i compiti della procedura penale sono proteggere l’individuo, i suoi diritti e le sue libertà, gli interessi della società e dello Stato indagando tempestivamente e in modo completo sui crimini, denunciando e perseguendo i responsabili (Articolo 7 del codice di procedura penale);
- la decisione sulla denuncia o sulla domanda deve essere presa entro e non oltre tre giorni, e se è necessario verificare l’adeguata esistenza o l’assenza di ragioni per avviare un procedimento penale – entro dieci giorni. Un’ulteriore proroga dei termini specificati costituisce un’eccezione e viene applicata solo se è impossibile prendere una decisione a causa della mancanza di dati fattuali disponibili (Articolo 173 del codice di procedure penale);
- la base per avviare un procedimento penale è la disponibilità di dati sufficienti che indichino segni di un crimine, ovvero la legge non prevede che nel corso del controllo su denuncia o domanda si accerti la presenza di corpus delicti, in quanto questo è compito della fase istruttoria (Articolo 167 del codice di procedure penale).
Sappiamo per certo che la Procura Generale ha a propria disposizione dati sufficienti che indicano la natura violenta della morte di Raman Bandarenka e la presenza di segni di coinvolgimento illegale di terzi in essa.
Per comprovare la validità di una tale affermazione, basterebbe semplicemente analizzare le informazioni che sono già state pubblicate sui media e su Internet, ma BYPOL – un’iniziativa di professionisti con una vasta esperienza nel sistema, che fino a poco tempo fa militavano nelle forze dell’ordine della Bielorussia – ha condotto una propria indagine sulla morte di R. Bandarenka, i cui risultati sono pubblicati in questo articolo.
Eventi accaduti in Piazza dei Cambiamenti
È stato stabilito che l’11 novembre 2020, intorno alle 22:00, un residente di Minsk Raman Bandarenka (Roman Igorevich Bondarenko), nato l’8 gennaio 1989, si trovava nel cortile di un complesso residenziale situato in via Chervyakova (ribattezzato dal popolo come «Piazza dei Cambiamenti»). Egli, adempiendo a un dovere civico, ha adottato misure per reprimere le azioni teppiste di un gruppo di attivisti impegnati nella distruzione della decorazione della recinzione del complesso residenziale, realizzata dalle mani dei residenti con nastri bianchi e rossi. In risposta alle osservazioni sull’arbitrarietà delle loro azioni, quattro uomini di questo gruppo, manifestando ostilità ideologica e intolleranza verso i sostenitori dei cambiamenti politici nel Paese, hanno usato violenza illegale contro R. Bandarenka, così come contro gli altri cittadini.
Servizio 102: Polizia, come possiamo aiutare?
Una residente locale: Oh, sa una cosa, abbiamo una rissa nel nostro cortile, qui in via Chervyakova, di fronte a Hippo, c’è una rissa nel cortile, alcuni stanno togliendo, alcuni ragazzi sono arrivati, sono venuti a togliere le bandiere…
Servizio 102: In quanti sono?
Una residente locale: Hanno tolto la bandiera!
Servizio 102: In quanti sono?
Una residente locale: Bhe, questi sono forse in sei, e quelli sono l’intero cortile. Hanno picchiato un ragazzo. Urlano qualcosa, ma non lo so…
Servizio 102: Ma allora ci sono sei persone o quante?
Una residente locale: Questi…questi che hanno tolto le bandiere?
Servizio 102: In totale quante persone ci sono?
Una residente locale: Non lo so!
(a questo punto la chiamata finisce n.d.r.)
La cronologia degli eventi che hanno avuto luogo quella sera direttamente in Piazza dei Cambiamenti, comprese le azioni di un gruppo di attivisti e altri sconosciuti in abiti civili contro i residenti del complesso residenziale, nonché R. Bandarenka, con riferimento a testimoni oculari e materiale video, è descritto in dettaglio nelle indagini giornalistiche pubblicate e condotte in particolare da TUT.BY e Mediazona Belarus.
A quanto affermato in questi articoli aggiungeremo ulteriori fatti da noi accertati.
Su un minibus grigio targato AB6682-6 infatti quella sera si spostavano gli ufficiali della Squadra Speciale di Reazione Rapida (SSRR). Tra di loro il capitano Siarhei Sarman (Sergey Vasilievich Sarman), l’ufficiale maggiore Siarhei Antsiufeyeu (Sergey Mikhailovich Antyufeev), l’ufficiale Aleh Buikevich (Oleg Igorevich Buykevich), l’ufficiale Raman Savianko (Roman Vitalievich Savenko), nonché l’ufficiale maggiore e atleta di arti marziali miste soprannominato «Tyazh» Yauhen Tsimanouski (Evgeny Vladimirovich Timanovsky).
L’uomo robusto che indossava un cappello con il pon-pon e che con altre due persone sconosciute in abiti civili e maschere, portò via con la forza R. Bandarenka da Piazza dei Cambiamenti, è presumibilmente E.V. Tsimanouski. Tenendo conto di questa circostanza, nonché del fatto che Raman è stato caricato sul minibus della SSRR e del fatto che il gruppo nominato fosse accompagnato da un istruttore sportivo della stessa unità speciale Shakuta D.V., sarà ragionevole sollevare il sospetto che tutte queste azioni siano state commesse dai suddetti dipendenti.
Secondo il servizio «Google Maps», la distanza da Piazza dei Cambiamenti al dipartimento di polizia del distretto Tzentralny è di circa 750 metri, percorribili in auto in 3 minuti. Raman è stato arrestato alle 22:19.
R. Bandarenka è stato consegnato al dipartimento del distretto Tzentralny alle 22:58. È stato consegnato già dagli ufficiali della della Polizia antisommossa di Minsk, che hanno portato Raman nell’edificio, tenendolo per braccia e gambe.
Le condizioni di Raman a questo punto erano estremamente compromesse: non poteva muoversi autonomamente e non riusciva a stabilire un contatto vocale. Secondo le informazioni ricevute dalle nostre fonti competenti, quando gli ufficiali della Polizia antisommossa lo ha gettato sotto la finestra di osservazione dell’impiegato di servizio operativo nel corridoio, la vittima ha potuto solo fare movimenti incontrollati: «convulsioni». Raman è stato consegnato al dipartimento di polizia in servizio (di seguito denominato DPS) con la spiegazione a voce che l’uomo era in uno stato di forte intossicazione alcolica. Dopo di che, i poliziotti antisommossa hanno rapidamente lasciato l’edificio del dipartimento di polizia.
Gli ufficiali del DPS hanno portato R. Bandarenka nella stanza dei detenuti e lo hanno steso a terra, senza controllare, contrariamente ai requisiti stabiliti, l’effettiva condizione fisica della persona consegnata.
Alle 23:04 dal telefono di turno 228-78-84 del dipartimento, uno dei dipendenti, seguendo la normale procedura di consegna di una persona in stato di forte intossicazione alcolica al commissariato, ha chiamato il servizio di ambulanza:
Distretto di polizia (DP): Qui è Il distretto di polizia, serve fare un controllo medico a un uomo, è in uno stato di forte intossicazione alcolica.
Stazione di Pronto Soccorso (SPS): Orlovskaya 58-1?
DP: Sì.
SPS: Il telefono da cui chiama adesso?
DP: Telefono fisso urbano.
SPS: Conosce i suoi dati?
DP: No, li stiamo stabilendo, sembra avere una trentina d’anni.
SPS: Parla? Ha detto se ha il Covid?
DP: No, non parla.
SPS: Orlovskaya 58-1, aspettate.
DP: Sì, grazie. Arrivederci.
Dopodiché, per stabilire i dati personali di Raman, gli ufficiali del distretto di polizia hanno cercato di riportarlo in sé: lo hanno colpito sulle guance, scosso. Solo in quel momento hanno notato che R. Bandarenka non mostrava i segni di una persona in stato di intossicazione alcolica: l’odore di alcol dalla bocca, così come le reazioni agli stimoli esterni. La gravità delle condizioni fisiche di Raman è eloquentemente testimoniata dalle successive azioni degli agenti in servizio, i quali, nell’arco di 2 minuti, da diversi telefoni, hanno ripetutamente richiesto con insistenza una squadra di pronto soccorso per R. Bandarenka: alle 23:06 dal numero telefonico 228-78-74 e alle 23:08 dal 288-02-02. In tale circostanza hanno negato categoricamente le informazioni precedentemente fornite sul motivo di richiesta dell’ambulanza, ovvero lo stato di intossicazione alcolica della persona portata al dipartimento di polizia.
Stazione di Pronto Soccorso (SPS): Pronto Soccorso, siamo in ascolto! Che è successo?
Distretto di polizia (DP): Pronto, salve. Sta chiamando il dipartimento di polizia del distretto Tzentralny. L’uomo ha iniziato a perdere conoscenza.
SPS: Per quale indirizzo avete chiamato?
DP: Distretto di polizia Tzentralny!
SPS: Distretto Tzentralny? Orlovskaya?
DP: Sì, Orlovskaya 58-1.
SPS: In Orlovskaya?
DP: Sì-sì-sì-sì!
SPS: È lui?
DP: Sì, sì, sì, è lui che geme, sì, sì!
SPS: Beh se geme non perde conoscenza.
DP: Sì! Perde conoscenza!
SPS: L’uscita è stata registrata. Non appena un equipaggio sarà libero, sarà indirizzato da voi.
DP: Sì, sbrigatevi. Si tratta di un’emergenza.
Stazione di Pronto Soccorso (SPS): Pronto soccorso n°7.
Distretto di polizia (DP): Pronto, Salve. È la polizia di Tzentralny. Abbiamo un giovane, cioè ora è privo di sensi. Sta perdendo conoscenza.
SPS: Inconsciente o sta perdendo?
DP: Già inconsciente!
SPS: Inconscio?
DP: Mg!
SPS: Che distretto è?
DP: Dipartimento di Tzentralny!
SPS: Dipartimento degli affari interni del distretto Tzentralny!
DP: Non posso fornire i suoi dati…
SPS: Quanti anni?
DP: Circa 30-35, sarà così.
SPS: Non è sotto alcolici?
DP: No, non puzza affatto di alcol!
SPS: La chiamata è accettata alle 23:08!
In quel momento, i parenti e gli amici di R. Bandarenka stavano cercato invano di rintracciarlo attraverso il servizio 102.
Servizio 102: Polizia, come possiamo aiutare?
T: Salve signorina!
Servizio 102: Salve.
T: Mio marito è stato arrestato. Posso sapere dove lo hanno portato?
Servizio 102: Quando è avvenuto l’arresto?
T: Adesso… stasera, l’hanno arrestato di notte. Due ore e mezza fa.
Servizio 102: Oggi?
T: Sì, sì, sì.
Servizio 102: Dove è successo?
T: Via Chervyakova.
Servizio 102: Deve chiamare il Dipartimento degli affari interni del distretto Tzentralny. 288-02-02.
T: Mg. Grazie.
Servizio 102: Prego.
Arrivo al pronto soccorso e causa della morte di Raman Bandarenka
Secondo i referti clinici dell’Ospedale di Pronto Soccorso (visita effettuata da un medico nel pronto soccorso IB n°29110), l’esame medico di R. Bandarenka nel pronto soccorso dell’ospedale è iniziato il 12.11.2020 alle 00:05 e terminato alle 00:10.
Raman è stato ricoverato in ospedale privo di sensi. Il suo stato neuropsichico secondo la scala Glasgow per il coma era di 4 punti (GCS 4b), nonostante la condizione più grave su questa scala sia stimata in 3 punti.
Durante l’esame, gli sono state diagnosticate lesioni corporali sotto forma di abrasioni multiple nella zona del viso, nonché contusione del padiglione auricolare destro con arrossamento («padiglione auricolare iperemico»), dei tessuti molli di entrambe le gambe e della zona della colonna iliaca anteriore superiore sinistra («contusioni rosso porpora fino a 2.5-3 cm di diametro»).
Sulla base dei risultati dell’esame, Raman è stato ricoverato in ospedale con la diagnosi di «Grave trauma cranico chiuso dell’11.11.2020. Ematomi subdurali acuti sopra entrambi gli emisferi (cerebrali) del cervello (solitamente causati dalla rottura delle vene intracraniche situate nello spazio subdurale, che porta ad un aumento della pressione intracranica con compressione e possibili danni al cervello). ESA traumatica (emorragia subaracnoidea – emorragia nello spazio subaracnoideo (la cavità tra l’aracnoide e la meninge molle)». Contusioni, abrasioni dei tessuti molli del viso, del padiglione auricolare destro, di entrambe le gambe.
Come la diagnosi che richiede ulteriori studi strumentali e di laboratorio è stata formulata: «Ubriachezza? Polmonite da aspirazione (infiammazione dei polmoni che si verifica durante l’inalazione o l’ingresso passivo nei polmoni di varie sostanze in un volume enorme, il più delle volte, in pratica, di vomito)?»
Dopo il ricovero, R. Bandarenka ha subito un’operazione al cervello che non ha avuto esito positivo.
Dal contenuto della registrazione audio della conversazione tra i neurochirurghi che hanno operato Raman e i suoi parenti, possiamo vedere che egli aveva un trauma cranico estremamente grave: solo 5-7 anni fa questo sarebbe stato classificato dagli standard medici come incompatibile con la vita.
…Quando è stato portato qui, si è valutato che le sue condizioni praticamente erano tali da essere già quasi oltre la linea che definisce il vivo dal non vivo. Abbiamo fatto un’operazione, durante l’operazione, naturalmente, le sue condizioni hanno continuato a peggiorare, a causa anche della minaccia di arresto cardiaco durante l’operazione, noi abbiamo fatto il possibile, ma avremmo dovuto continuare l’operazione, ma non lo avrebbe sopportato. Perché? C’è una grave contusione del cervello, cioè alcune zone del cervello sono rotte e ci sono delle emorragie in esse. La cosa peggiore è che una di queste zone si trova proprio nel tronco encefalico (si tratta del midollo allungato – n.d.r.). Sono 5-6 centimetri (non udibile), tutte le funzioni vitali, di base, tutte, senza eccezioni, la respirazione, l’attività cardiaca, i movimenti, il gusto e così via, ce ne sono tante diverse… Proprio in questo luogo c’è una contusione delle «vene della scoliosi» (si intende una contusione dei vasi del tronco cerebrale che fornisce il sangue al midollo allungato – n.d.r.), per questo c’è un grave edema cerebrale, gravi cunei cerebrali (cioè lo spostamento di alcuni strutture del cervello rispetto ad altre – n.d.r.). Ora è praticamente nello stato in cui, secondo tutti i nostri protocolli e regole, è assolutamente impossibile operarlo, dobbiamo stabilizzarlo…
Il midollo allungato è la parte posteriore del cervello, un’estensione diretta del midollo spinale. Regola processi vitali di base come la respirazione e la circolazione sanguigna, quindi, in caso di danni al midollo allungato, la morte avviene istantaneamente.
La causa della morte di R. Bandarenka è stata stabilita ed è nota da tempo. È direttamente indicata nel certificato di morte rilasciato ai parenti di Raman il 23.11.2020, con il codice S06.5. Secondo i codici internazionali per la classificazione delle malattie, questo codice sta per «Emorragia subdurale traumatica».
Il termine «traumatico», dal punto di vista della valutazione penale-giuridica del caso di morte di Raman, indica direttamente la sua natura violenta.
La presenza di lesioni corporee sotto forma di una contusione del padiglione auricolare destro, le abrasioni multiple nella zona del viso, nonché il momento registrato nel video in cui uno dei membri del personale SSRR (presumibilmente E.V. Tsimanouski), poco prima di caricare Raman nel minibus, lo solleva tenendolo per le gambe e lo sbatte bruscamente a terra provocando l’impatto della sua testa con il terreno, testimoniano che la ferita alla testa è stata causata a R. Bandarenka da una persona (o da più persone) esterna.
Di questo, infatti, parlano direttamente anche i neurochirurghi nella registrazione audio di una conversazione con i parenti di Raman:
…Ma questo non significa che gli è stata colpita esattamente la parte posteriore della testa. Tali emorragie possono verificarsi sia con colpi alla parte posteriore della testa, sia con colpi alla fronte, sia con colpi alla sommità del cranio. Qui il luogo di applicazione della forza non ha importanza, è importante la direzione del movimento del cervello nella cavità cranica dopo questo impatto, cioè in quale direzione è stata applicata la forza. Non tanto dove, ma in quale direzione…
La causa della morte di Raman indicata nel certificato di morte, secondo le nostre informazioni, è stata confermata anche nel rapporto di una esauriente commissione di visita medica forense del suo cadavere, che è stata effettuata presso la Divisione di perizia generale n°2 del Dipartimento di esami forensi del Comitato statale per gli esami forensi nella città di Minsk da un gruppo di esperti composto dal capo della detta divisione, I.N. Navumik, dal suo vice, S.S. Harelik, e da altri esperti.
A parte va notato il fatto della scomparsa del rapporto della perizia medica forense (che stabilisce il meccanismo di causa dei danni fisici), effettuato nel laboratorio della divisione di esami generali n°3 situato sul tratto Dolginovsky, mentre veniva consegnato alla divisione n°2, in via Kizhevatov, 58e. A tal proposito, nelle suddette divisioni il servizio di sicurezza del Comitato statale per gli esami forensi ha effettuato perquisizioni totali degli uffici, con il coinvolgimento di esperti forensi e di un cinologo con un cane di servizio, e ha sequestrato le riprese video delle telecamere a circuito chiuso. La direzione del comitato sta cercando di mantenere queste informazioni nella massima riservatezza (è in corso un’indagine interna sulla perdita del suddetto rapporto).
La risposta alla domanda se R. Bandarenka fosse in uno stato di intossicazione alcolica al momento degli eventi in esame risulta chiara dagli esiti degli studi di laboratorio dei suoi campioni biologici, prelevati al momento del ricovero in ospedale di pronto soccorso. L’assenza di tracce di alcol etilico nel sangue di Raman indica chiaramente che era sobrio (una diagnosi preliminare di «intossicazione alcolica» gli è stata fatta al momento del ricovero in ospedale, sulla base dell’anamnesi di chiamata di una squadra di ambulanza e della presenza di tracce di vomito nella zona periorale). L’eventuale presenza di tracce di alcol in altri biomateriali del corpo di R. Bandarenka, come affermano con tanta insistenza i rappresentanti dell’attuale regime, può solo testimoniare l’uso di bevande alcoliche da parte sua in passato e non ha alcun significato legale per valutare le circostanze né le cause della sua morte.
L’insieme dei fatti di cui sopra indica con sufficiente completezza la presenza di segni di uccisione intenzionale illegale di R. Bandarenka, cioè la presenza dei motivi e delle ragioni previste dagli articoli 166 e 167 del CPP per l’istituzione di un procedimento penale su questo fatto, poiché solo tale decisione procedurale permette di utilizzare gli strumenti previsti dalla legge per garantire la più veloce indagine onnilaterale, completa e obiettiva delle circostanze del caso.
Persone coinvolte
- Dzmitry Shakuta (Dmitry Viktorovich Shakuta)
Uno dei membri del gruppo di attivisti per la distruzione dei nastri è stato identificato come Dzmitry Shakuta, nato in data 07.08.1980, numero di identificazione (di seguito I.N.) 3070880A011PB2, Maestro Onorato dello Sport della Repubblica di Bielorussia, pluricampione del mondo di boxe thailandese. Attualmente gestisce il suo club di combattimento «Shock» e lavora come istruttore di addestramento speciale nelle unità militari 3214 e 3032 (SSRR) delle truppe interne.
L’attendibilità della testimonianza sulla posizione di D.V. Shakuta in Piazza dei Cambiamenti e la sua partecipazione all’uso della violenza contro R. Bandarenka è confermato dalla geolocalizzazione dei suoi telefoni cellulari da noi ottenuta: +375293504025, +375297578883.
2. Dzmitry Baskau (Dmitry Yuryevich Baskov)
Inoltre, come partecipante alla cosiddetta «azione» è stato identificato Dzmitry Baskau, nato il 25 agosto 1978, I.N. 3250878A013PB7, ex giocatore di hockey professionista, ora uomo d’affari, dall’agosto 2020 presidente della Federazione di hockey su ghiaccio della Bielorussia.
Baskau si è rivelato il più intelligente degli «attivisti»: ha spento il cellulare alle 20:57 prima di partire per Piazza dei Cambiamenti e l’ha riacceso alle 23:17, cioè dopo tutti gli «eventi», ciò è confermato dalla fatturazione del numero di cellulare.
Se analizziamo i movimenti di tutti i partecipanti all’«azione», diventa evidente che Baskau era in compagnia di Shakuta D.V., Eismant N.N. e Eismant A.M.
Inoltre, egli è stato identificato tra gli «attivisti» che erano in Piazza dei Cambiamenti.
3. Natallia Eismant (Natalia Nikolayevna Eismоnt)
Un’altra persona che ha preso parte all’«azione» è Eismant Natallia, nata il 16.02.1984, I.N. 4160284A004PB3, ex giornalista, dal 2014 è addetta stampa del Presidente della Repubblica di Belarus.
La presenza di Eismant N.N. in Piazza dei Cambiamenti è confermata dalla geolocalizzazione del suo numero di cellulare.
4. Hanna Eismant (Anna Mikhailovna Eismоnt)
La successiva partecipante dell’«azione» è Eismant Anna, nata il 16.07.1981, I.N. 4160781K016PB0, conduttrice di notizie sportive nei programmi della società Belteleradio, sorella del marito di Natallia Eismant.
La sua presenza in Piazza dei Cambiamenti è confermata anche dalle informazioni sulla posizione del suo cellulare nell’area di copertura di un ripetitore cellulare situato vicino alla scena dell’incidente.
5. Pavel Volchak (Pavel Vladimirovich Volchek)
Un altro partecipante dell’«azione» è Volchak Pavel, nato il 09.04.1980, I.N. 3040980A031PB6, ex giocatore di hockey di «Yunost», attualmente allenatore di «Junior Minsk», membro della squadra di hockey su ghiaccio del Presidente della Repubblica di Bielorussia.
A conferma della sua partecipazione, alleghiamo la fatturazione del suo numero di cellulare.
6. Zhaneta Volchak (Zhanetta Nikolayevna Volchek)
Insieme a suo marito Volchek P.V. anche Zhaneta Volchak, nata il 17.01.1978, I.N. 4170178E011PB8, psicologa, era in Piazza dei Cambiamenti.
Fatturazione del numero dell’abbonato +375296091701 appartenente a Zh.N. Volchak.
Agenti della Squadra Speciale di Reazione Rapida:
7. Siarhei Sarman (Sergey Vasilievich Sarman)
Il capitano Siarhei Sarman, nato il 24.11.1983, I.N. 3241183B054PB2, era il ppiù anziano della Squadra Speciale di Reazione Rapida (unità militare 3032, Minsk), che ha fornito supporto ai suddetti civili.
Fatturazione del numero dell’abbonato +375297016032 appartenente a S.V. Sarman.
8. Siarhei Antsiufeyeu (Sergey Mikhailovich Antyufeev)
Ufficiale maggiore Siarhei Antsiufeyeu, nato il 05.06.1977, I.N. 3060577A042PB4, ufficiale SSRR (unità militare 3032, Minsk).
Fatturazione del numero dell’abbonato +375291370235 appartenente a S.M. Antsiufeyeu.
9. Aleh Buikevich (Oleg Igorevich Buykevich)
Ufficiale Aleh Buikevich, nato il 07.05.1991, I.N. 3070591C045PB0.
Fatturazione del numero dell’abbonato +375298025765 appartenente a A.I. Buikevich.
10. Raman Savianko (Roman Vitalievich Savenko)
Ufficiale Savianko Raman, nato il 13.06.1994, I.N. 3130694C021PB7
Fatturazione del numero dell’abbonato +375298066033 di proprietà di R.V. Savianko.
11.Yauhen Tsimanouski (Evgeny Vladimirovich Timanovsky)
Il quinto membro del gruppo SSRR è l’ufficiale maggiore Tsimanouski Yauhen, nato il 23.06.1990, I.N. 3230690E012PB4, soprannominato «Tyazh» per le sue grandi dimensioni e la partecipazione a competizioni sportive di boxe e MMA.
Fatturazione del numero dell’abbonato +375292132148 appartenente a Tsimanouski E.V.
OMON officers:
Ufficiali della Polizia antisommossa:
12. Ruslan Kuliashou (Ruslan Alexandrovich Kuleshov)
Membro del secondo gruppo di supporto alle forze armate, capitano della milizia Ruslan Kuliashou, nato il 26.01.1977, I.N. 3260177M100PB1, comandante della 7° compagnia del 19° plotone della Polizia antisommossa del Comitato Esecutivo della città di Minsk (numero di banda sull’equipaggiamento «▼ 771»)
La sua presenza il’11.11.2020 in Piazza dei Cambiamenti è confermata anche dalle informazioni sulla posizione del numero di cellulare dell’abbonato.
13. Raman Kryvashein (Raman Alexandrovich Krivoshein)
Ufficiale Raman Kryvashein, nato l’11/04/1994, caposquadra della 7° compagnia del 19° plotone della Polizia antisommossa del Comitato Esecutivo della città di Minsk (numero di banda sull’equipaggiamento «▼ 771»).
Fatturazione del numero dell’abbonato +375293541319 appartenente a R.A. Kryvashein.
Dipendenti del Dipartimento degli affari interni del distretto Tzentralny di Minsk:
14. Aliaksei Babkou (Alexey Valerievich Bobkov)
Capo del dipartimento investigativo criminale del dipartimento degli affari interni del distretto Tzentralnyj di Minsk, colonnello della polizia Aliaksei Babkou (Alexey Valerievich Bobkov), nato il 06.06.1985, I.N. 3060685A032PB7, è il funzionario responsabile di tutte le azioni intraprese presso il distretto di polizia quella sera.
Secondo la «Decisione sulla protezione dell’ordine pubblico nel territorio del distretto Tzentralny di Minsk dell’11 novembre 2020», Babkou A.V. era il poliziotto responsabile del dipartimento degli affari interni.
Va notato che Babkou A.V. ha visitato l’ospedale di emergenza la notte del 12.11.2020. Ciò è confermato dalla fatturazione dei numeri degli abbonati +375296683813 e +375336004986 appartenenti alla detta persona.
La coerenza delle azioni di queste persone è chiaramente evidenziata dallo schema dei collegamenti telefonici avvenuti tra di loro:
Conclusione
Pertanto, ad oggi, è stata stabilita in modo affidabile una lista delle persone le cui azioni (o inazioni) in tale situazione penale-legale richiedono una valutazione legale, avviando e conducendo un procedimento penale:
1. Un gruppo di attivisti per la distruzione dei nastri, che ha dato inizio a un conflitto in Piazza dei Cambiamenti, nel cui sviluppo sono state intraprese azioni per portare illegalmente R. Bandarenka alla morte, nascondendo deliberatamente informazioni a loro note sulle circostanze di questo crimine e coprendo le persone rispetto alle quali può essere sollevato il sospetto del suo assassinio (ci sono evidenze di teppismo doloso e mancata denuncia di crimine, ovvero parte 2 dell’Art.339 e parte 1 dell’art.406 CC). Questi sono:
- Dzmitry Baskau (Dmitry Yuryevich Baskov), nato il 25.08.1978;
- Dzmitry Shakuta (Dmitry Viktorovich Shakuta), nato il 07.08.1980;
- Natallia Eismant (Natalia Nikolayevna Eismоnt), nata il 16.02.1984;
- Hanna Eismant (Anna Mikhailovna Eismоnt), nata il 16,07.1981;
- Pavel Volchak (Pavel Vladimirovich Volchek), nato il 09.04.1980;
- Zhaneta Volchak (Zhanetta Nikolayevna Volchek), nata il 17.01.1978.
2. Personale SSRR (nel loro minibus Raman è stato portato via da Piazza dei Cambiamenti e lì, secondo la conversazione telefonica intercettata tra Shakuta e Baskov, sono continuate le sue percosse), rispetto al quale esistono prove sufficienti per sollevare sospetti nei loro confronti di aver deliberatamente inflitto lesioni personali a R. Bandarenka motivate da inimicizia ideologica, che ha portato alla morte di quest’ultimo (ci sono segni di omicidio qualificato, ovvero paragrafo 14. Parte 2 dell’Art.139 CC). Questi Sono:
- Siarhei Sarman (Sergey Vasilievich Sarman), nato il 24.11.1983;
- Siarhei Antsiufeyeu (Sergey Mikhailovich Antyufeev), nato il 06.05.1977;
- Aleh Buikevich (Oleg Igorevich Buykevich), nato il 07.05.1991;
- Raman Savianko (Roman Vitalievich Savenko), nato il 13.1994;
- Yauhen Tsimanouski (Evgeny Vladimirovich Timanovsky), nato il 23.06.1990 (presumibilmente è stato lui che, poco prima di caricare Raman sul minibus, lo ha sollevato tenendolo per le gambe e lo ha fatto cadere bruscamente a terra facendo sbattere la sua testa contro il terreno).
3. Ufficiali della Polizia antisommossa, nel cui minibus R. Bandarenka è stato portato al Dipartimento degli affari interni del distretto Tzentralny, dove lo hanno portato in uno stato di incoscienza, inducendo consapevolmente in errore gli ufficiali del distretto affermando che l’uomo era presumibilmente in uno stato di forte intossicazione alcolica (ci sono evidenze di complicità in omicidio qualificato commesso in gruppo con ufficiali SSRR, ovvero paragrafo14. Parte 2 dell’Art.139 CC). Questi sono:
- Ruslan Kuliashou (Ruslan Alexandrovich Kuleshov), nato il 26.01.1977;
- Raman Kryvashein (Raman Alexandrovich Krivoshein), nato il 11.03.1994;
- altri membri del gruppo operativo tra i dipendenti della 7° compagnia del 19° plotone della Polizia antisommossa del Comitato Esecutivo della città di Minsk..
4. Dipendenti del Dipartimento degli affari interni del distretto Tzentralny di Minsk (funzionario responsabile e dipendenti di turno del servizio operativo), che in violazione dell’ordine stabilito, ovvero senza rilasciare la documentazione pertinente, hanno preso R. Bandarenka sotto la propria responsabilità dalla polizia antisommossa e non lo hanno esaminato tempestivamente per la necessità di fornire assistenza medica (ci sono evidenze di inerzia di funzionario, ovvero Parte 3 dell’Art.425 CC). Questi sono:
- Aliaksei Babkou (Alexey Valerievich Bobkov), responsabile in servizio presso il Dipartimento affari interni del distretto Tzentralny, vice capo del Dipartimento degli affari interni;
- ufficiale di servizio.
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