I genitori del giovane morto a Gomel, in Bielorussia, cercano testimoni
Agosto 13, 10:53 // TUT.BY
Articolo originale: https://news.tut.by/society/696515.html
Un reclamo ufficiale, del Comitato Investigativo, riporta che non sono state trovate ferite visibili sul corpo di Aliaksandr Vikhor, arrestato il 9 agosto. I parenti del giovane deceduto chiedono l’accesso al suo corpo. Invece, gli viene risposto che è morto per overdose di droga, senza possibilità di vederlo.
La detenzione di Aliaksandr, un residente di Gomel, è stata catturata dal nostro fotografo. Foto: Siarhei Kamkou
Il ragazzo è stato arrestato, a Gomel, il 9 agosto, mentre si recava ad un appuntamento. La sua famiglia ha cercato Aliaksandr per diversi giorni, senza ottenere alcuna informazione. Sono andati alla stazione di polizia e hanno aspettato al centro di detenzione preventiva fino a tarda notte. Infine, il 12 agosto, non avendo scoperto nulla sul figlio, hanno denunciato la sua scomparsa. Solo allora, hanno saputo che era morto già il giorno prima.
I parenti di Aliaksandr hanno fatto appello all’ufficio del Pubblico ministero e al Comitato investigativo per avviare un procedimento penale sulla morte del giovane. Credono non gli sia stata fornita assistenza medica in modo tempestivo e che azioni illegali abbiano portato alla sua morte.
Un rappresentante della Commissione investigativa ha fornito il resoconto ufficiale dell’incidente. È stato stabilito, in via preliminare, che Aliaksandr Vikhor è stato arrestato dagli agenti di polizia, la notte del 9 agosto, per aver partecipato, attivamente, ad un evento di massa non autorizzato. In base all’ordine del tribunale, è stato condannato a 10 giorni di arresto. L’uomo è stato mandato al centro di detenzione, dove la sua salute è peggiorata notevolmente. Il residente di Gomel è stato trasferito, allora, in ospedale, dove è deceduto. Dopo l’inchiesta iniziale, secondo il Comitato investigativo, non sono stati rilevati segni di lesioni corporali che possano aver causato la sua morte.
La sorella di Aliaksandr, Volha, il 13 agosto, parla tra le lacrime:
“Abbiamo chiamato l’investigatore per chiedere se ci fossero progressi sul caso di Sasha [Aliaksandr]. ‘Non è semplicemente deceduto’, ci hanno corretti, ‘è morto per overdose di droga’. Cosa? Non ha nemmeno mai fumato [sigarette]”, commenta sbigottita la sorella. La ragazza si chiede, anche, come possa avere avuto accesso alla droga, essendo stato sotto la guardia di detenzione per diversi giorni, prima della sua morte.
I parenti hanno assunto un avvocato e intendono seguire, da vicino, le indagini. Chiedono l’accesso al suo corpo.
Stanno anche facendo appello a possibili testimoni, per qualsiasi informazione su Aliaksandr, dopo la sua detenzione. Cosa è successo nei camion della polizia quando è stato trasportato nel centro di detenzione preventiva o in altri luoghi dove si trovava prima di morire? Coloro che dispongono di informazioni sono invitati ad inviare un’e-mail a [email protected] o un messaggio al bot di Telegram @tutby_news_bot. Saranno messi direttamente in contatto con la famiglia.