13 August, 2020, 15:25, TUT.BY
Giovedì, alle tre di pomeriggio, gli ambasciatori dei paesi dell’UE, i rappresentanti dell’Ambasciata degli Stati Uniti e di altri paesi hanno deposto fiori alla stazione della metropolitana Pushkinskaya, il luogo dove è morto uno dei manifestanti, la quale è diventata spontaneamente un memoriale. In Bielorussia, le proteste continuano dal 9 agosto, quando si sono svolte le elezioni presidenziali.
La gente ha salutato gli ambasciatori con applausi, gridando “spasiba!” e “dziakuj” (“grazie” in russo e bielorusso)
“Noi, ambasciatori dei paesi dell’UE, e io, in qualità di capo della delegazione dell’UE, siamo addolorati per le morti avvenute in Bielorussia. Siamo venuti qui per esprimere la nostra solidarietà alle vittime della violenza che osserviamo in diverse città del vostro Paese. Chiediamo alle autorità bielorusse di consentire alle persone di realizzare il loro diritto alla protesta pacifica. Chiediamo di liberare tutte le persone che sono state arrestate illegalmente. Domani avrà luogo la riunione del Consiglio dei paesi dell’Unione europea. I Ministri degli esteri dell’UE prenderanno le decisioni relative alla Bielorussia”, ha dichiarato il capo della delegazione dell’UE in Bielorussia, Dirk Schuebel.
Gli ambasciatori hanno anche pubblicato una lettera aperta. Hanno ringraziato tutti quegli osservatori indipendenti che hanno incontrato durante le elezioni presidenziali, principalmente fuori dai seggi elettorali.
“Noi applaudiamo a quei capi dei seggi elettorali che hanno garantito un conteggio giusto dei voti, a tutti quei cittadini ed elettori che dimostrano il loro desiderio di elezioni libere e legittime”.
Gli ambasciatori hanno affermato di aver visto con i propri occhi, in alcuni dei pochi seggi elettorali in cui sono stati testimoni:
— la mancanza di trasparenza nella procedura e l’accesso limitato ai seggi elettorali per gli osservatori indipendenti;
— numerose violazioni e gravi problemi che hanno fatto sorgere sospetti di gravi falsificazioni dei risultati elettorali.
“Dichiariamo che:
– la Centrale commissione elettorale della Bielorussia ci ha ufficialmente accreditato come osservatori internazionali;
– le nostre attività erano rivolte alla raccolta di informazioni di base e alla formulazione di un’idea generale sullo svolgimento delle elezioni;
– in assenza della missione di osservazione elettorale di OSCE / ODIHR, le nostre conclusioni e osservazioni, per loro natura, sono state estremamente limitate e parziali, e quindi non sufficienti per formulare una valutazione complessiva della qualità del processo elettorale”.