Manifestazioni di solidarietà con la Bielorussia si svolgono dall’Australia agli Stati Uniti; gli Stati Uniti ripristinano le sanzioni contro il regime di Lukashenko; continuano i pestaggi di prigionieri politici nelle carceri bielorusse
29 maggio 2021 | Voice of Belarus
Manifestazioni di solidarietà con la Bielorussia si svolgono dall’Australia agli Stati Uniti
In varie città europee, così come in Australia, Corea del Sud, Stati Uniti e Canada, il 29 maggio 2021 si è svolta l’iniziativa «picchetto globale di solidarietà con la Bielorussia». Vi hanno preso parte bielorussi residenti all’estero, residenti locali e politici. L’invito a condurre un’azione congiunta è stato lanciato dalla leader democratica della Bielorussia, Svetlana Tikhanovskaya.
A Varsavia, durante la manifestazione a cui hanno partecipato più di 500 persone, ha parlato la madre del blogger arrestato Raman Pratasevich. Ha invocato il rilascio dei prigionieri politici e ha chiesto il sostegno della comunità internazionale.
A Vilnius, alla manifestazione di solidarietà ha partecipato anche Svetlana Tikhanovskaya. Insieme ai bielorussi lì riuniti, ha cantato la canzone «Mury», diventata un simbolo della protesta nell’estate 2020. Su iniziativa del Comune di Vilnius, la Piazza del Municipio si è colorata di bianco-rosso-bianco. La bandiera banco-rosso-bianca è apparsa sul Municipio del comune di Nacka nella contea di Stoccolma, sul Palazzo Branicki a Białystok, così come in altre città.
A Berlino e a Parigi si sono svolte massicce manifestazioni con la partecipazione di rappresentanti della diaspora russa. Sono intervenuti per esprimere il proprio sostegno al popolo bielorusso i rappresentanti di Amnesty International Francia e di Reporter senza frontiere.
La ministra degli Affari Esteri della Norvegia, Ine Eriksen Søreide, ha dichiarato che Oslo onora il coraggio e la resilienza dei manifestanti pacifici in Bielorussia.
Gli Stati Uniti hanno annunciato il ripristino delle sanzioni contro il regime di Lukashenko
In seguito all’atterraggio forzato a Minsk di un volo passeggeri della Ryanair in data 23 maggio 2021, l’amministrazione degli Stati Uniti ha annunciato il ripristino a partire dal 3 giugno delle sanzioni contro nove società statali bielorusse. Di conseguenza, agli uomini d’affari americani sarà vietato fare affari con le suddette società e le loro proprietà. Inoltre, in coordinamento con l’UE e altri partner, saranno sviluppate delle sanzioni mirate contro «figure chiave del regime» di Aleksandr Lukashenko. A questo, insieme ai colleghi europei, lavorerà il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, compreso l’FBI.
Inoltre, gli Stati Uniti sospendono l’applicazione dell’accordo del 2019 sull’uso reciproco dello spazio aereo.
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha emesso un invito a non viaggiare in Bielorussia per i cittadini statunitensi, mentre la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti ha ammonito le compagnie aeree sulla necessità di esercitare «estrema cautela» quando sorvolano la Bielorussia.
Continuano i pestaggi di prigionieri politici nelle carceri bielorusse
Da marzo a maggio 2021, alle organizzazioni per i diritti umani e ai giornalisti continuano a pervenire informazioni sull’uso della violenza fisica contro i prigionieri politici nei centri di detenzione preventiva e nelle carceri. I prigionieri politici sono rinchiusi in celle sovraffollate senza riscaldamento, nelle quali non ci sono materassi e lenzuola e le persone sono costrette a dormire per terra. Nelle celle manca acqua calda, in alcune anche quella fredda; invece che dal lavabo, l’acqua viene erogata da un tubo che sporge dal muro. Ai detenuti tocca lavare i vestiti nel lavandino, indossarli da bagnati e farli asciugare. I prigionieri vengono umiliati, insultati e minacciati di persecuzione penale e fucilazione. Vengono costretti ad assumere la posizione di spaccata e vengono picchiati su schiena, costole e gambe in modo tale da non lasciare tracce di manganelli.