KGB: le persone che sono state arrestate per il caso del colpo di Stato confessano; L’Ucraina introduce un dazio speciale per autobus e camion bielorussi; Continua la pressione sulla stampa regionale
22 aprile 2021 | Voice of Belarus
KGB: tutte e quattro le persone che sono state arrestate per il caso del colpo di Stato confessano
Come annunciato dal capo del dipartimento investigativo del KGB, Kanstantsin Bychek, «i quattro detenuti sono stati accusati di aver commesso un crimine ai sensi dell’art. 357 comma 1 (cospirazione o altre azioni condotte con l’obiettivo di impossessarsi o detenere il potere dello Stato usando mezzi incostituzionali) del Codice Penale della Bielorussia. Tutti questi stanno confessando e collaborando attivamente alle indagini».
Al momento sono noti i nomi di tre delle persone arrestate per il «caso del colpo di Stato», sono: Ryhor Kastusiou, Aliaksandr Fiaduta e Youras Ziankovich. Kanstantsin Bychek non ha nominato il quarto imputato. Molto probabilmente si tratta di Volha Halubovich, che in precedenza si occupava degli affari della ditta di Youras Ziankovich a Minsk.
L’Ucraina introduce un dazio speciale per autobus e camion bielorussi
La Commissione interdipartimentale per il commercio internazionale dell’Ucraina ha imposto un dazio speciale per l’importazione di autobus, camion e veicoli speciali dalla Bielorussia, pari al 35% del valore doganale. «Il dazio speciale verrà applicato fintanto che non sarà accertata la cessazione delle azioni discriminatorie e ostili contro l’Ucraina da parte della Repubblica di Belarus» si legge nel comunicato.
L’intervista con Tikhanovskaya e la cronaca delle proteste come pretesto per esercitare pressione sulla stampa regionale
Dopo la pubblicazione di un’intervista con Tikhanovskaya, contro il redattore del giornale Intex-press di Baranavichi, Uladzimir Yanukevich, potrebbe essere aperto un procedimento penale per «incitamento ad azioni volte a danneggiare la sicurezza nazionale della Repubblica di Belarus».
«Non capiamo quali parole dell’intervista in particolare abbiano violato la legislazione vigente. Sembra che se la siano presi con noi non per il contenuto, ma per il fatto stesso di aver condotto questa intervista», ha detto Uladzimir Yanukevich.
Sono state inoltre eseguite perquisizioni presso la società mediatica «Ranak» di Svetlahorsk. Gli agenti delle forze dell’ordine si sono presentati sia nella sede della società che a casa di due giornalisti, e hanno sequestrato dei computer. I giornalisti avevano raccontato le attività di protesta a Svetlahorsk.