Aperto un procedimento penale contro Aliaksandra Herasimenia e Aliaksandr Apeikin; aggiunti 18 nuovi nomi alla lista di persone «implicate in attività di terrorismo»; i giornalisti non potranno trasmettere in diretta le manifestazioni
2 aprile 2021 | Voice of Belarus
Il KGB ha ampliato la lista di persone «implicate in attività di terrorismo»
Diciotto nuovi nomi sono stati aggiunti alla lista. Tra questi ci sono i politici Svetlana Tikhanovskaya e Pavel Latushko, il blogger Anton Matolka, e i seguenti ex agenti delle forze dell’ordine: l’ex dipendente dell’unità speciale «Almaz» del Ministero dell’Interno della Bielorussia Ihar Makar, uno dei fondatori della BYPOL Andrei Astapovich, l’ex investigatrice del Comitato investigativo Sviatlana Khilko, e l’ex ufficiale della GUBOPiK Stanislau Lupanosau.
È stato aperto un procedimento penale contro Aliaksandra Herasimenia e Aliaksandr Apeikin
Il Comitato investigativo ha aperto un procedimento penale contro Aliaksandra Herasimenia e Aliaksandr Apeikin. Herasimenia e Apeikin si trovano all’estero, tuttavia nelle loro case e nelle case dei loro cari in Bielorussia sono state eseguite perquisizioni.
La campionessa olimpica Aliaksandra Herasimenia è a capo della Fondazione bielorussa di solidarietà sportiva, e Aliaksandr Apeikin, fondatore del club di pallamano «Vitiaz», ne è il direttore esecutivo. La fondazione è stata costituita nell’agosto 2020 in risposta agli eventi che stavano avvenendo in Bielorussia. L’obiettivo della fondazione è sostenere gli atleti arrestati per aver partecipato a proteste pacifiche, espulsi dalle squadre nazionali, ritirati dalle competizioni e licenziati o privati di stipendi per aver espresso la propria posizione politica.
Le autorità vieteranno la trasmissione mediatica in diretta delle manifestazioni
Il Parlamento bielorusso ha approvato una serie di disegni di legge. Tra questi c’è il disegno di legge sugli eventi di massa in Bielorussia. Secondo quest’ultimo, «è vietato trasmettere in diretta sui media, in Internet o per mezzo di altre reti di informazione gli eventi di massa tenuti in violazione dell’ordine stabilito, con l’obiettivo della loro divulgazione o propaganda». Sarà inoltre vietato comunicare sui media, in Internet e sui social network la data, il luogo e l’orario di eventi non autorizzati.
Gli esperti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani hanno invitato la Bielorussia a porre fine all’uso della forza
Gli esperti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani hanno invitato la Bielorussia a porre fine alla pratica continua di uso eccessivo della forza, di arresti, detenzioni arbitrarie e maltrattamenti dei manifestanti, nonché alla repressione dei giornalisti e degli operatori dei media.
Sentenze dure per atti minori: è così che il sistema reprime i manifestanti
Il tribunale di Minsk ha emesso la sentenza di condanna nei confronti di quattro uomini. L’11 novembre avevano difeso un uomo dalla polizia antisommossa e non avevano permesso che gli agenti lo arrestassero. Gli imputati sono stati condannati dai quattro ai cinque anni di reclusione in un penitenziario di regime ordinario. Dovranno inoltre pagare a sette agenti della polizia antisommossa, riconosciuti dal tribunale come vittime, un risarcimento per danni morali per un importo compreso tra i due e i tre mila rubli bielorussi (circa 600–900 euro).
A Maladzechna è stato emesso il verdetto per il caso di uno striscione srotolato da un lato all’altro della strada per alcuni minuti nel novembre 2020. Sei persone di età compresa tra i 20 e i 48 anni sono state coinvolte nel caso, sono state condannate da 1 a 1,5 anni di libertà vigilata, oltre a multe per un importo di 4.350–5.800 rubli bielorussi (1.360–1.800 euro).