Belarus Daily | 14 feb

Lo scrittore Sasha Filipenko ha accusato la Croce Rossa di collaborare con il regime di Lukashenko; il minatore Yury Korzun ha iniziato lo sciopero della fame a causa del suo rapimento da parte delle forze dell’ordine; è aumentata la pressione sugli ambientalisti bielorussi; le nuove manifestazioni e gli arresti nel giorno di San Valentino

14 febbraio 2021 | Voice of Belarus
Danza come azione a sostegno delle donne – prigioniere politiche in Bielorussia.
Source: TUT.BY

Il famoso scrittore bielorusso Sasha Filipenko fa appello al capo della Croce Rossa

Lo scrittore Sasha Filipenko.
Source: facebook.com/sasha.filipenko.9

L’importante quotidiano svizzero Neue Zürcher Zeitung ha pubblicato una lettera aperta dello scrittore bielorusso Sasha Filipenko al Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa (ICRC) Peter Maurer. Lo scrittore segnala che dall’inizio delle proteste pacifiche in Bielorussia, dozzine di medici sono stati licenziati per il loro senso civico, più di duecento medici e infermieri sono stati arrestati durante le proteste pacifiche. Alcuni sono stati picchiati, molti multati e arrestati per periodi fino a 45 giorni. Ai medici non vengono rinnovati i contratti per dei post sui social; durante la dispersione delle manifestazioni pacifiche, le forze armate di sicurezza si sono servite delle ambulanze, approfittando del fatto che i manifestanti si separavano davanti alle auto con la croce rossa. Nei carceri bielorussi i civili sono detenuti per settimane in celle di punizione, dove mancano acqua calda e prodotti per l’igiene, gli arrestati sono sottoposti a torture, pressioni psicologiche e fisiche. La Società bielorussa della Croce Rossa è guidata dal ministro della Salute bielorusso Dzmitry Pinevich, che è direttamente subordinato a Lukashenko, il che contraddice la posizione di neutralità della ICRC [International Committee of the Red Cross – N.d.T.]. Secondo Filipenko, l’ICRC collabora con il regime criminale che nel 2020 ha iniziato a costruire un campo di concentramento per i prigionieri politici nel centro dell’Europa. Sasha Filipenko è autore di cinque romanzi tradotti in 10 lingue europee e in giapponese, e di una serie di racconti. Il teatro di Mosca «Gogol Center» sta mettendo in scena uno spettacolo basato sul suo romanzo «La Croce Rossa».

È aumentata la pressione sugli ambientalisti bielorussi da parte delle forze dell’ordine

Source: Greenbelarus

Gli attivisti e le organizzazioni ambientali di Bielorussia nelle ultime settimane hanno iniziato a subire delle forti pressioni da parte delle forze dell’ordine. Vengono effettuati arresti, perquisizioni, ispezioni, confisca delle attrezzature, avviate cause penali e amministrative contro gli attivisti ambientali e i residenti locali che simpatizzano con loro. «In queste condizioni di inadempienza legale, mancanza del controllo pubblico ambientale e della comunità di esperti indipendenti, l’emergere di ulteriori rischi e minacce ambientali è inevitabile. Soprattutto considerando il lancio della prima unità della BelNPP. In queste condizioni, l’attuale leadership del Paese difficilmente può contare su una cooperazione costruttiva a livello internazionale. Il vicinato con la Bielorussia diventa pericoloso per l’ambiente degli altri Paesi». A questo si parla in una dichiarazione inviata a BelaPAN il 13 febbraio, firmata dal Partito bielorusso dei «Verdi», dalla società ecologica «Rete Verde», dall’associazione «EcoDom» e dalla Campagna antinucleare bielorussa.

Il minatore Yuriy Korzun ha accusato gli agenti delle forze dell’ordine di rapimento e ha iniziato lo sciopero della fame

Yury Korzun.
Source: TUT.BY

Il minatore Yury Korzun è stato arrestato davanti alla propria casa la mattina presto dell’11 febbraio mentre faceva riscaldare la macchina per accompagnare il figlio a scuola. È stato condannato ai 15 giorni di arresto amministrativo. Il motivo è la partecipazione a un evento di massa. Secondo le informazioni del canale Telegram «Stachkom Azota», in segno di protesta durante il processo Korzun ha presentato una dichiarazione scritta dell’inizio dello sciopero della fame in risposta all’effettivo rapimento senza spiegazioni, ai procedimenti amministrativi illegali, alla violazione dei diritti costituzionali. Yury Korzun aveva precedentemente scontato 15 giorni di arresto per aver partecipato a un evento non autorizzato: un tea party nel parco. Ma non è stato liberato, poiché è stato condannato a ulteriori 15 giorni di arresto. Nel settembre 2020, Yury Korzun si era incatenato ai macchinari di estrazione, rifiutandosi di lasciare la miniera per protesta. Dopo di che si è unito allo sciopero.

«Amo la Bielorussia!»: le azioni di protesta e gli ennesimi assurdi arresti di massa

Source: citydog

Il 14 febbraio, giorno di San Valentino, i bielorussi hanno preso parte alle azioni di protesta della domenica con lo slogan «Amo la Bielorussia». Così, i cittadini bielorussi hanno confessato il proprio amore a tutti coloro che ora sono in prigione per il loro senso civico rispetto al loro Paese natale. A Minsk le femministe oggi hanno ballato contro la violenza, unendosi all’azione internazionale One billion rising. «L’amore non è violenza e non importa dove questa si manifesti: in casa o da parte dello Stato, qualsiasi violenza è inaccettabile», hanno detto i partecipanti all’azione.

Nella tarda serata del 13 febbraio, presso il centro ricreativo Ogonyok, non lontano da Minsk, gli agenti della polizia antisommossa hanno arrestato 68 partecipanti e spettatori del concerto dei gruppi bielorussi RSP («Razbitae sertsa patsana»), Panska Moc e Ok-Band. Al ministero degli Affari interni hanno dichiarato che «gli attivisti dei distruttivi canali Telegram si sono riuniti sotto le spoglie di un concerto musicale».

I difensori dei diritti umani comunicano anche l’arresto di 19 sciatori a Molodechno. La polizia ha accusato loro di star tenendo una riunione non autorizzata nella foresta.

Anche a Soligorsk sono avvenuti degli arresti. Gli agenti della polizia antisommossa hanno arrestato i cittadini che erano usciti a fare una passeggiata nel parco. Gli arrestati in realtà non hanno avuto il tempo di riunirsi in gruppo, non avevano dei simboli e non hanno gridato slogan. Alcuni degli arrestati sono i rappresentanti del comitato di sciopero della SpA «Belaruskali».


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