«Pensiamo che questa sia una vendetta verso la nostra posizione»

Cosa succede a Novaya Baravaya, senza acqua da tre giorni

17 novembre 2020, 14:30 | Snyazhana Inanets, TUT.BY
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È il terzo giorno senza acqua nel quartiere Novaya Baravaya di Minsk. Per questo motivo oggi la scuola è rimasta chiusa e i residenti del quartiere sono stati costretti a trasportare l’acqua in bottiglie e secchi. Ieri, in «Minskvadakanal» hanno detto che qualcuno potrebbe aver volutamente danneggiato la valvola dell’impianto idrico. Oggi dicono che il guasto è stato risolto, ma l’acqua non è stata ancora fornita al quartiere, mentre è da poco stato annunciato un controllo dell’ispezione sanitaria. Inoltre stamani alcune abitazioni sono rimaste senza riscaldamento. I residenti pensano che tutto questo sia una vendetta per il clima di protesta che si respira nel quartiere. TUT.BY è andato a vedere cosa sta succedendo in Novaya Baravaya.

«Stamattina mio marito non è andato al lavoro, per fortuna può fare smart working. Ha girato tutto il quartiere in cerca d’acqua», dice Svetlana, residente di Novaya Baravaya.

Al momento della conversazione (alle 10 del mattino circa) i serbatoi d’acqua di «Minskvadakanal» erano già arrivati nel quartiere. Due sono proprio qui, vicino alla casa della signora intervistata, in via Aviyatsyionnaya 13.

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Svetlana e il marito hanno due figli, la più piccola di tre anni. In famiglia c’è anche una nonna anziana. Da ormai più di un giorno le loro vite girano attorno a bacinelle e secchi.

«Vi posso assicurare che tutto questo basterà giusto fino a stasera», dice Svetlana, indicando la provvista d’acqua che è riuscita a fare stamattina. «Possiamo non lavarci per un po’ di tempo, ma dobbiamo cucinare e utilizzare i sanitari».

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Il figlio maggiore non è andato a scuola. Si tratta dello stesso edificio di nuova costruzione, «Scuola del futuro», dove di recente si sono verificati grossi problemi di pulizia. Lunedì era ancora aperta, ma ieri sera è stato comunicato ai genitori che oggi la scuola sarebbe rimasta chiusa a causa di problemi con l’acqua.

«La situazione già non era delle migliori: tanti bambini ma senza il necessario personale di pulizia, con frequenti controlli da parte dell’ispezione sanitaria. Scusate, ma come si può fare senza acqua? I bambini utilizzano i bagni che quindi vanno puliti. Ieri dicevano che al piano terra c’era acqua, sebbene con poca pressione, ma la scuola è a due piani», spiega Svetlana.

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Sempre qui, in via Aviyatsyionnaya, Anna e suo figlio di terza elementare stanno portando l’acqua.

«Cerchiamo di essere positivi», ride Anna. «Oggi mio figlio non deve andare a scuola ed è felice. Noi siamo in quattro in famiglia ed è un po’ difficile questo terzo giorno senza acqua. Per fortuna, nostra nonna abita in Urucie e possiamo andare a lavarci lì».

Gli abitanti di Novaya Baravaya si mettono in fila ai serbatoi dell’acqua nonostante la neve e il vento impediscano la visuale. Nel frattempo, la gente discute l’annuncio di stamane della società di servizi «A-100 comfort» sul guasto alla centrale termica locale.

Anche i dipendenti dell’azienda edile al lavoro in uno dei palazzi locali sono costretti a trasportare l’acqua da altrove, avendone bisogno per lavorare.
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Nonostante le notizie secondo cui alcune case di Novaya Baravaya sarebbero rimaste senza riscaldamento, i nostri interlocutori dicono che nei loro appartamenti fa ancora caldo.

«I nostri radiatori sono ancora caldi. Ma la società ci chiede di non usare l’acqua dei radiatori ad altri fini, altrimenti il riscaldamento potrebbe non funzionare più», spiega Sergei, che abita in via Niabesnaya.

Va notato che dopo la nostra visita il riscaldamento è tornato a funzionare appieno negli appartamenti.

Un uomo aggiunge che già da qualche giorno dei volontari hanno portato acqua nel quartiere di Novaya Baravaya. La gente comune ha iniziato ad aiutare molto prima che lo «stato» inviasse i serbatoi con l’acqua.

«In una sola notte quasi mille persone si sono unite alla chat room locale. Si offrivano di portare acqua, mettevano a disposizione i loro bagni per lavarsi, fare il bucato, – qualsiasi cosa. In generale, è una cosa terribile. Il terzo giorno, già sono molte migliaia le persone senza acqua. Le autorità non fanno niente, per questo crediamo di essere sotto assedio. E poi ci hanno portato queste toilette bianco-rosso-bianco: si comportano come bambini!» sospira l’uomo.

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I bagni bianco-rosso-bianco non sono uno scherzo. Infatti, nello stesso giorno in cui il quartiere è rimasto senza acqua, qualcuno ha portato a Novaya Baravaya dei bagni chimici dipinti con i colori della bandiera nazionale. Parlando di questo fatto la gente del quartiere dice che è uno sbeffeggiamento! Credono che i servizi igienici bianco-rosso-bianco, il guasto alla rete idrica e il guasto di oggi che ha causato lo spegnimento del riscaldamento, siano tutti indice di una risposta alla posizione civile attiva dei residenti nei confronti del regime.

Ricordiamo che negli ultimi mesi Novaya Borovaya è stato un quartiere di protesta. Svetlana Tikhanovskaya ha vinto qui due seggi elettorali; dopo le elezioni molte persone del quartiere hanno appeso bandiere bianco-rosso-bianco.

«Ho visto come installavano i bagni bianco-rosso-bianco», racconta uno degli abitanti del quartiere, Aleksei. «Hanno usato una gru per autocarro e vicino al parcheggio in via Hintauta c’era un minibus simile a quelli che (le autorità) utilizzano durante le manifestazioni. Non ho osato chiedere se il minibus in qualche modo fosse legato ai servizi igienici».

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Sappiamo che gli abitanti del quartiere hanno inviato una lettera elettronica alla Procura generale chiedendo di occuparsi del caso di assenza d’acqua.

Nella piazza centrale del quartiere di Novaya Borovaya si trova la scuola materna «Zhiraf». Abbiamo incontrato diversi genitori che ci hanno detto di aver portato lì dell’acqua stamattina. L’amministrazione della scuola materna ci ha spiegato che la scuola funziona come prima, all’interno è caldo (ed è vero) e il serbatoio dell’acqua è arrivato quando la direttrice ne ha fatto richiesta.

«Stamattina i genitori hanno portato dell’acqua, e li ringrazio soprattutto per il loro gesto gentile», ci hanno detto all’asilo. «Di acqua ne abbiamo abbastanza».

Nella piazza centrale si trova uno dei punti dove i volontari portano l’acqua. Verso le 11 del mattino c’era già una dozzina di bottiglie. Ci sono anche sei poliziotti. Gli abitanti del quartiere hanno riferito che stamattina sono sopraggiunti agenti delle forze dell’ordine, rappresentanti del Ministero delle Emergenze e funzionari.

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«Ci siamo avvicinati alla polizia per chiedere se fossero qui per via dell’acqua. Dopotutto, anche «Minskvadakanal» presume che la valvola potrebbe essere stata sbullontata volutamente. Ma la polizia ha risposto di trovarsi sul luogo «per un’altra cosa», ci racconta una mamma con un bambino piccolo. «Di fatto hanno tolto le bandiere appese agli ingressi dei palazzi in via Leonardo da Vinci. Sono più interessati alle bandiere che ai nostri problemi con l’acqua».

Gli abitanti aggiungono che ieri si è recata sul posto la presidente del comitato esecutivo del villaggio di Baraulyany, Zhanna Vorobey.

«Lei era qui proprio nel momento in cui stavano togliendo il nostro memoriale in onore dell’assassinato Raman Bandarenka e i manifesti con estratti della Costituzione. Ieri nessuno ci ha detto niente dell’acqua», gli abitanti fanno le spallucce.

«Avete qualche informazione?» una donna anziana si avvicina ai giovani in piazza.

«Sappiamo solo che viviamo in un paese incomprensibile», le ha risposto qualcuno.

«Questa è una guerra ibrida», riassume la donna anziana.

Anche Svetlana Nikolayevna è anziana. Insieme al marito trasporta l’acqua in secchi rosa.

«Questi secchielli rosa sono di una vita passata», ride la coppia.

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Gli anziani stanno portando l’acqua dal palazzo n.2 in via Leonardo da Vinci. Lì l’acqua c’è!

«Questo palazzo è stato costruito per primo e viene alimentato dalla rete di via Hintauta», ha spiegato la coppia. «Così i vicini ci salvano».

«Noi abitiamo nel palazzo n.3 in via Aviyatsyionnaya. Oggi da noi le forze dell’ordine hanno ripulito e tolto le bandiere», dice Svetlana Nikalaeuna. «Gli ho chiesto di fare un salto a prendermi un po’ d’acqua. Hanno risposto che non li riguardava. Penso che tutto questo accada perché siamo ribelli!»

Uno scolaro corre verso gli anziani e gli allunga le bottiglie d’acqua:

«Per favore, prendetele, vengono dalla nostra casa».

«Che bravo, diventerai una brava persona», i pensionati sorridono. «Oh, la nostra gente e così buona! E non solo qui. Oggi ci ha chiamato un anziano che non ha né Viber messenger né Telegram. Ha detto di dare il suo numero alle persone dicendo loro che possono andare con i bambini piccoli a lavarsi a casa sua a Urucie».

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Aleksandr e sua moglie vivono in un palazzo dove l’acqua c’è, in via Leonardo da Vinci 2.

«Prendiamo i contenitori vuoti, li riempiamo e li portiamo ai vicini. Oggi non leggiamo le notizie, oggi portiamo l’acqua».

Dopo le due di martedì pomeriggio il canale «Pul Pervogo» della messaggistica Telegram, vicino all’ufficio stampa del presidente, ha riferito che il Lukashenko era stato informato sulla situazione di Novaya Baravaya.

L’assistente di Aleksandr Lukashenko a Minsk, Alexander Barsukou (ex vice ministro dell’Interno), e la funzionaria autorizzata della capitale, Natalia Kochanova, sono stati incaricati di controllare l’approvvigionamento d’acqua nel quartiere.