29 settembre 2020 | TUT.BY
Il 29 settembre 2020 Regno Unito e Canada hanno annunciato l’imposizione delle sanzioni nei confronti di Alexander Lukashenko e altri sette funzionari del governo bielorusso. La relativa dichiarazione è pubblicata sul sito del Ministero degli esteri britannico.
Nella lista delle sanzioni ci sono Alexander Lukashenko, il suo figlio maggiore Viktor, il capo di gabinetto del Presidente Igor Sergeyenko, il ministro degli Interni Yuri Karayev, i suoi vice Alexander Barsukov e Yuri Nazarenko, vice comandante delle truppe interne del Ministero degli Interni Hazalbek Atabekov, nonché il capo della polizia antisommossa di Minsk Dmitri Balaba.
Si precisa che le sanzioni prevedono il congelamento di ogni asset ed il divieto di viaggio nel Regno Unito.
«Oggi, il Regno Unito e Canada hanno dato un chiaro segnale imponendo sanzioni contro il regime crudele e illegale di Alexander Lukashenko. Non accettiamo i risultati di queste elezioni truccate. Assicureremo la giustizia ai colpevoli del banditismo commesso contro il popolo bielorusso e difenderemo i nostri valori di democrazia e diritti umani», ha commentato l’introduzione delle sanzioni il Ministro degli Esteri britannico Dominic Raab.
Il Regno Unito non ha riconosciuto i risultati delle elezioni presidenziali in Bielorussia.
«Il mondo guardava con orrore la violenza usata dalle autorità bielorusse per reprimere le proteste pacifiche in seguito alle elezioni presidenziali truccate. Il Regno Unito non riconosce i risultati di queste elezioni truccate e chiede che venga condotta un’indagine con la mediazione dell’OSCE sulle numerose irregolarità e sulle terribili repressioni post-elettorali», ha dichiarato il Ministro degli Esteri britannico il 17 agosto 2020.