Bielorussia | 15° settimana di proteste (16–22 novembre)

La Bielorussia è addolorata per l’omicidio di Raman Bandarenka

24 novembre 2020 | BYHelp-Mediagroup
Source: Voice of Belarus

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Il 20 novembre c’è stato il funerale di Raman Bandarenka. Migliaia di persone sono venute a salutare la vittima della violenza politica. Ma anche il funerale di Raman ha dato alla propaganda ufficiale l’occasione di profanare la memoria della vittima, il dolore e la compassione della gente. Alla televisione statale le persone che sono venute in chiesa per salutare Raman, sono state definite sataniste.

Mentre per le vie di Minsk e di altre città si verificano casi di illegalità, la gente viene arrestata proprio per la strada, le porte vengono sfondate, le case perquisite, nelle prigioni i cittadini pacifici vengono picchiati e subiscono soprusi, Lukashenko sostiene falsamente che gli si possano imputare accuse di «fascismo». Anche se, come ricordiamo, ha detto di aver approvato Hitler nei metodi di costruzione di una nuova Germania.

Il 22 novembre migliaia di manifestanti hanno partecipato alla «Marcia contro il fascismo». I manifestanti hanno cambiato tattica e sono passati a protestare nei quartieri, dopo le numerose detenzioni delle ultime settimane. La gente è stanca del regime di terrore, non ha paura nemmeno dell’esplosione di granate stordenti. L’ingiustificata brutalità delle forze dell’ordine non ha impedito ai manifestanti pacifici di resistere e di opporsi alla cattura delle persone.

Le forze dell’ordine non erano pronte per questa modalità e hanno agito in modo più caotico. Le nuove tattiche hanno permesso di ridurre il numero di arresti.

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