Il colonnello del Dipartimento Principale degli Affari Interni ha definito la guerra contro il popolo una «follia»; La Gestione Popolare Anticrisi chiede a Visa e MasterCard di negare i servizi alle banche statali; la polizia costringe le imprese a sorvegliare i propri clienti
30 marzo 2021 | Voice of Belarus
BYPOL ha diffuso una nuova registrazione trapelata: un colonnello del Dipartimento Principale degli Affari Interni ha definito la guerra contro il popolo una follia
L’iniziativa BYPOL ha diffuso una registrazione del discorso fatto da Aliaksandr Sazonau, capo del Dipartimento per il controllo della droga e la lotta al traffico di esseri umani della Direzione principale degli Affari Interni del Comitato esecutivo della città di Minsk, ai propri subordinati, in questa conversazione si discute delle proteste e delle azioni delle forze dell’ordine.
Nella registrazione, Sazonau paragona i primi giorni delle proteste a una guerra e ammette il fatto che «la forza è stata usata contro chiunque». Egli considera che non ci sia niente di sbagliato in questo: i civili morivano anche durante la guerra, sebbene riconosce che si trattai di una «follia». Secondo lui, a erigere barricate e opporsi attivamente alle forze dell’ordine sono state persone «pagate», mentre i cittadini comuni, per la maggior parte, non hanno preso parte a tali azioni e hanno protestando pacificamente.
Il colonnello spiega anche che durante «hapun» (la tattica di cattura di persone alla rinfusa N.d.T.) gli agenti delle forze dell’ordine arrestano le persone senza alcun criterio. Cita come esempio la storia di un pensionato, catturato dalla polizia antisommossa mentre tornava dalla pesca (aveva con sé persino un sacchetto con dei pesci vivi).
Alla fine del discorso, Sazonau rivela alcuni dettagli della tattica di infiltrazione all’interno della folla durante le proteste. Commenta anche i dipendenti di altre unità: «La polizia antisommossa non sa operare. Sono capaci solo di avvicinarsi, dare un calcio alla schiena e ridere, nient’altro».
La Gestione Popolare Anticrisi chiede a Visa e MasterCard di negare i servizi alle banche statali
La GPA ha inviato delle lettere a una serie di banche estere, chiedendo loro di chiudere i conti correnti di banche che forniscono servizi alle forze dell’ordine in Bielorussia, e ha invitato i circuiti di pagamento Visa e MasterCard a rinunciare a qualunque rapporto con le banche statali bielorusse fintanto che queste continueranno a fornire servizi a strutture e persone sottoposte a sanzioni.
Le imprese saranno costrette ad «aiutare» il Ministero dell’Interno a sorvegliare la gente
Il Ministero dell’Interno esige che i titolari di ristoranti, bar, caffè, negozi, hotel, mercati e centri commerciali di Minsk aderiscono al sistema di videosorveglianza generale Kipod e paghino un canone mensile per questo servizio.
Il sistema Kipod è stato sviluppato dalla compagnia Synesis, che a dicembre 2020 è stata inserita nel terzo pacchetto di sanzioni dell’UE. Secondo l’UE, la piattaforma di sorveglianza Kipod sviluppata da Synesis rende l’azienda una complice delle autorità nella persecuzione della società civile in Bielorussia.
Nel tentativo di sfuggire alle sanzioni, alcune società del gruppo Synesis hanno rinominato le proprie aziende, tuttavia non hanno rinunciato alla collaborazione con il regime.
Le sentenze dei tribunali sono dure, le condizioni di detenzione in carcere sono insopportabili
A Hrodna il tribunale ha condannato quattro persone alla reclusione da 2,5 a 5,5 anni. Una di queste aveva lanciato in aria un bicchiere di carta per distrarre gli agenti di polizia antisommossa che stavano picchiando dei manifestanti pacifici. L’uomo è stato condannato per questo gesto a due anni e mezzo di carcere.
Il fattorino di menu.by è stato multato di 1.740 rubli bielorussi (560 euro) per aver indossato il gilet rosso della divisa di lavoro mentre stava effettuando una consegna il 27 marzo. L’uomo che ha fotografato il momento della detenzione è stato condannato a 15 giorni di arresto.
A Minsk è stata arrestata una ragazza che aveva registrato un video per TikTok, in cui, avvolta da una bandiera bianco-rossa-bianca, sedeva sui gradini del Monumento alla Vittoria nei pressi della Fiamma Eterna. La polizia ha definito il suo gesto una profanazione del monumento. Contro la ragazza potrebbe essere intentata una causa penale.
Al 16enne di Homel Mikita Zalatarou sono state presentate nuove accuse: aggressione alla guardia carceraria. «Mikita ha solo 16 anni e pesa 45 chilogrammi» dice il padre di Mikita. «Come avrebbe potuto aggredire un membro del personale carcerario adulto e addestrato?». L’adolescente soffre di epilessia, è stato ripetutamente picchiato in prigione, e i farmaci non gli vengono somministrati su base regolare.
I prigionieri politici denunciano condizioni insopportabili e abusi nei centri di detenzione preventiva.
Palina Sharenda-Panasiuk, attivista della campagna civile «Bielorussia europea», ha trasmesso una lettera in cui ha raccontato delle torture nel centro di detenzione preventiva di Brest. Ai detenuti viene proibito di sdraiarsi dalle 6:00 alle 22:00. Vengono minacciati con isolamento in una cella di punizione se tentano di sdraiarsi. Tali condizioni mettono direttamente a rischio la salute fisica e mentale dei prigionieri e, di fatto, costituiscono una tortura legalizzata. Palina ha raccontato all’avvocato anche della pressione psicologica e delle minacce subite in precedenza dai dipendenti di «Volodarka» (centro di detenzione in via Volodarsky a Minsk N.d.T.).
Il governo ha introdotto nuovi standard che a partire dal 31 marzo disciplineranno l’alimentazione e l’igiene dei detenuti. Ad esempio, una persona avrà diritto a 25 metri di carta igienica al mese, 200 grammi di sapone e le donne potranno ricevere 10 assorbenti.