Belarus Daily | 3 feb

Bloccati i canali televisivi pro-Cremlino in Ucraina: tra le altre cose, stavano costruendo un’immagine positiva di Lukashenko; il nuovo Ambasciatore degli Stati Uniti in Bielorussia ha incontrato i rappresentanti della società civile; il caso di cinque pensionate sarà nuovamente portato in tribunale

3 febbraio 2021 | Voice of Belarus
Source: t.me/radiosvaboda

Bloccati i media pro-Cremlino in Ucraina. Tra le altre cose, stavano costruendo un’immagine positiva di Lukashenko e trasmettendo disinformazione sulle proteste bielorusse

Source: BBC News

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenskyj ha firmato un decreto che impone sanzioni contro Taras Kozak (il proprietario formale dei media appartenenti al collaboratore di Putin, Viktor Medvedchuk) e che congela le attività delle sue società per un periodo di cinque anni. A tre dei suoi canali televisivi, «112 Ucraina», NewsOne e ZIK, è stata revocata la licenza di trasmissione e è stata inoltre congelata la possibilità di esproprio e prelievo di fondi all’estero. Questa è una buona notizia non solo per l’Ucraina, ma anche per la Bielorussia.

Fin dall’inizio delle proteste in Bielorussia, i suddetti canali televisivi stavano mostrando i manifestanti sotto una luce estremamente negativa e facevano parte del «fronte ucraino della propaganda anti-bielorussa del Cremlino». L’obiettivo dei «canali televisivi di Medvedchuk» era quello di creare un’immagine negativa dell’opposizione bielorussa agli occhi degli ucraini e preservare un’immagine positiva di Lukashenko. Anche se non sono riusciti a farlo: la fiducia in Lukashenko è scesa tra gli ucraini dal 66% al 36%.

L’obiettivo di creare un’immagine positiva è confermato anche dal fatto che i rappresentanti del canale televisivo «di Medvedchuk» «112 Ucraina» sono stati presenti alla tavola rotonda con Lukashenko il 13 novembre 2020, il giorno dopo la morte di Raman Bandarenka. Sono stati accompagnati con un aereo privato di Taras Kozak, Gulfstream G450 codice di registrazione T7-BRG, alle 10:53 del mattino. Ovvero, a quell’evento l’Ucraina era rappresentata da un unico mezzo di informazione, che promuove gli interessi di Putin. Inoltre, «i canali di Medvedchuk» avevano sostenuto attivamente il messaggio sulla «traccia ucraina» nella radicalizzazione delle proteste in Bielorussia e avevano pubblicato disinformazione sulla «preparazione da parte dell’Ucraina del Maidan in Bielorussia» e sulla partecipazione dei «militanti ucraini» alle azioni di protesta. In questo modo, stavano anche creando un’immagine negativa dell’Ucraina agli occhi dei bielorussi.

Il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Bielorussia ha tenuto riunioni importanti in Polonia

Julie Fisher e Pavel Latushko.
Source: Reformation

Julie Fischer, nominata Ambasciatrice degli Stati Uniti in Bielorussia, è arrivata in visita in Polonia. Ha in programma di tenere una serie di consultazioni e di incontrare rappresentanti dei governi, del mondo accademico e della società civile per discutere della situazione in Bielorussia. In una riunione con il Viceministro degli Esteri polacco Martin Przydach, Fischer ha sottolineato il fatto che gli Stati Uniti sono preoccupati per le continue violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali in Bielorussia da parte del regime di Lukashenko. Julie Fisher ha incontrato Pavel Latushko, membro del Presidium del Consiglio di Coordinamento e capo della Gestione Popolare Anticrisi, per conoscere il lavoro che sta facendo la GPA. Nell’ambito dell’«Atto sulla democrazia in Bielorussia», adottato di recente, gli Stati Uniti intendono sostenere attivamente la società civile bielorussa e il suo diritto allo sviluppo democratico. Le violazioni dei diritti umani in Bielorussia riceveranno una risposta adeguata da parte degli Stati Uniti. Julie Fisher prevede di tenere incontri con rappresentanti anche di altre iniziative civili e con la leader democratica Svetlana Tikhanovskaya. L’ambasciatrice ha incontrato inoltre la direttrice del canale televisivo «BELSAT», Agnieszka Romaszewska-Guzy, e altri suoi rappresentanti.

Il caso delle pensionate arrestate mentre praticavano camminata nordic potrebbe essere portato nuovamente in tribunale

Source: euroradio

Il 13 gennaio 2021, cinque anziane sono state arrestate mentre praticavano camminata nordica in una foresta vicino a Vitebsk. In seguito ad una chiamata anonima, le donne sono state arrestate dagli agenti di polizia e accusate di picchettaggi non autorizzati. Nello zaino di una di loro sono state trovate due bandiere, queste, come ha spiegato la donna, dopo la camminata, sarebbero state consegnate in custodia ad amici visto che lei aveva paura di tenerle in casa. Il tribunale ha ritenuto che la loro colpevolezza non fosse stata dimostrata e ha archiviato il caso. Dopo l’annuncio della sentenza, la giudice Veranika Barysava si è scusata con le donne. Tuttavia, il sostituto procuratore di Vitebsk, Kiryl Dubau, ha contestato la decisione del tribunale distrettuale, ora il caso delle pensionate può essere riportato in tribunale. Una delle pensionate, Tatsiana Severinets, è la madre del leader dell’opposizione Pavel Severinets, incarcerato da diversi mesi.