Belarus Daily | 26 gen

BYSOL ha lanciato il programma di «Trasferimento di emergenza»; i dipendenti delle imprese statali vengono costretti con minacce e ricatti a sottoscrivere una lettera aperta contro le sanzioni dell’UE; il tribunale ha mandato in prigione per 14 giorni una 66enne malata di cancro; al giornale indipendente «Binokl» sono arrivati gli agenti delle forze dell’ordine

26 gennaio 2021 | BYHelp-Mediagroup
Un’azione dimostrativa degli abitanti di Vileika. La scritta sulla neve: «Io esco», diventata un simbolo della protesta.
Source: TUT.BY

La Fondazione di solidarietà BYSOL/Belarus solidarity foundation è pronta a fornire aiuto in caso di ricollocazione di emergenza

«Cosa dovrebbero fare quelli che non hanno abbastanza soldi per un biglietto ma non possono indugiare? Ad esempio, quando si riceve la notifica di divieto di lasciare il Paese e rimangono circa tre giorni prima che i documenti vengano inseriti nella banca dati. Complessivamente, la spesa per una partenza urgente può arrivare fino a 1.200-1.400 dollari americani a persona», si legge nella pagina Facebook della Fondazione. «Ma ora forniremo aiuto anche in questi casi di emergenza! Sul sito internet della Fondazione è partita una raccolta fondi dedicata, si chiama proprio così: “Trasferimento di emergenza”». 

Tutte le informazioni aggiuntive, sia per coloro che desiderano aiutare che per coloro che necessitano di aiuto, possono essere trovate su Telegram utilizzando il contatto @saccidānanda. 

«Le vostre donazioni creeranno una reale possibilità per qualcuno di non finire in prigione sulla base di un’accusa infondata», spiega la Fondazione BYSOL.

Source: facebook.com/BYSOL

Costrizione con ricatti e minacce a sottoscrivere una lettera aperta contro le sanzioni

I dipendenti delle organizzazioni e imprese statali raccontano di essere obbligati a sottoscrivere una lettera aperta a nome della Federazione dei sindacati indirizzata all’Organizzazione internazionale del lavoro. 

«I politici europei probabilmente credono di avere il diritto di limitare e violare i diritti dei lavoratori di altri Paesi. Dunque, dovremmo rimanere senza lavoro, senza salario. Come possiamo, in questo caso, mantenere le nostre famiglie e provvedere all’istruzione dei nostri figli?» si dice nel testo della lettera della Federazione dei sindacati. «Facciamo appello ai lavoratori di altri Stati affinché mostrino solidarietà e influenzino i governi dei propri Paesi, che con l’introduzione delle sanzioni economiche hanno in realtà dato inizio ai ricatti economici e hanno violato le fondamenta del diritto internazionale».

Il canale Telegram «Camici bianchi» rivela che la lettera dovrebbe essere sottoscritta da almeno il 50% dei dipendenti e che, per ottenere questo risultato, viene utilizzato un trio semplice ed efficace: ricatto, minacce, corruzione.

I sacerdoti ortodossi che hanno espresso il loro senso civico non sono stati inclusi nella nuova sezione missionaria

Il nome del sacerdote Aliaksandr Kukhta (il 20 gennaio aveva garantito per Ihar Losik), come anche quello del sacerdote Siarhei Tsimashenka (a novembre aveva criticato l’incontro dell’arcivescovo metropolita Vieniamin con Aleksandr Lukashenko e si era pronunciato in sostegno dell’inno «Magutny Bozha» – «Dio potente» N.d.T.) – simbolo spirituale delle proteste bielorusse) non è presente nell’elenco rinnovato della sezione missionaria della COB (Chiesa Ortodossa Bielorussa N.d.T.). 

Inoltre, l’arciprete Siarhei Tsimashenka è stato sollevato dall’incarico di capo della sezione missionaria sinodale della COB «a causa dell’enorme carico di lavoro e di alcune altre circostanze». 

Ciò significa che, poiché i ministri della Chiesa ortodossa in Bielorussia non possono restare in disparte rispetto agli eventi in corso, la Chiesa in quanto istituzione pubblica decide come rispondere alle azioni dei propri ministri.

Source: church.by

Il primario di malattie infettive di Minsk ha perso l’incarico

Il medico Nikita Salavei non è più il primario di infettivologia in regime di libera professione del comitato esecutivo per la salute di Minsk. Egli ricopriva questa posizione da dicembre 2016. 

Nikita Salavei è uno degli specialisti bielorussi di malattie infettive più famosi, ha condotto più di una volta dirette streaming sulla prevenzione dell’infezione da coronavirus, sulla vaccinazione e sul decorso della malattia.

Nel novembre 2020, Nikita Salavei è diventato membro del Consiglio di Coordinamento.

Si è inoltre pronunciato più volte sulla condizione dei medici sullo sfondo della situazione politica in Bielorussia, anche sulla sua pagina Facebook.

Source: TUT.BY

Una donna in pensione malata di cancro è stata condannata a 14 giorni di reclusione e un residente di Minsk è stato condannato a 2 anni di libertà vigilata per aver insultato l’addetta stampa del Ministero degli Affari Interni

Una pensionata 66enne affetta da glaucoma (in remissione dopo un cancro) è stata condannata a 14 giorni di detenzione in carcere. Zoya Karotkina dice di essere stata arrestata mentre parlava con una conoscente sul viale centrale di Minsk. Secondo un testimone nascosto da un passamontagna, che ha deposto sotto il nome fittizio di Aliaksandr Aliaksandrau, la donna avrebbe avuto dei simboli di protesta con sé e avrebbe ad un certo punto fatto anche il gesto di vittoria. Il fatto che la donna sia in cattive condizioni di salute non ha influito sulla decisione del tribunale. 

Un residente di Minsk è stato condannato a 2 anni di libertà vigilata e una multa di 5.000 rubli bielorussi (1.500 euro) per aver insultato Volha Chemodanova, addetta stampa del Ministero degli Affari Interni, in una chat di Telegram. La vittima ha dichiarato che il messaggio le aveva causato sofferenza morale e fisica e che aveva persino dovuto assumere dei sedativi.

Zoya Karotkina.
Source: Onliner

Al giornale indipendente di Brest «Binokl» sono arrivati gli agenti delle forze dell’ordine per un controllo, l’attrezzatura è stata sequestrata, l’editrice è stata arrestata 

L’appartamento dell’editrice di «Binokl» è stato perquisito con l’accusa di gravissima evasione fiscale. Sono stati sequestrati i computer portatili, le chiavette USB, i telefoni e i timbri. 

La perquisizione è stata condotta anche nell’appartamento della direttrice di «Binokl». In seguito sono stati sequestrati i documenti e l’attrezzatura nell’ufficio dell’azienda appartenente al coniuge dell’editrice. Il controllo viene effettuato contemporaneamente su più persone giuridiche collegate alla famiglia. Sono stati sequestrati documenti riferiti a diversi anni di attività, i notebook, i timbri e i block notes. 

«Binokl» è una rivista online indipendente che si occupa della vita sociale e culturale della città di Brest. I giornalisti che collaborano con questa rivista sono stati arrestati più volte mentre documentavano le proteste del 2020.

Una foto dell’ufficio dopo la perquisizione.
Source: baj.by

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