Si svolgono in tutta la Bielorussia e all’estero le manifestazioni in memoria del prigioniero politico Vitold Ashurak; l’età non rappresenta un ostacolo per l’arresto
22 maggio 2021 | Voice of Belarus
Si svolgono in tutta la Bielorussia e all’estero le manifestazioni in memoria del prigioniero politico Vitold Ashurak
Sul muro dell’Ambasciata bielorussa a Bruxelles è apparsa la scritta «Per l’assassinio di Vitold Ashurak».
Le manifestazioni si sono svolte a Minsk, Brest, Vitebsk, Zhabinka, Navahrudak, Lida e in molte altre città della Bielorussia.
Svetlana Tikhanovskaya ha espresso l’immensa ammirazione per la forza di spirito di Vitold e la fede nella correttezza della propria scelta: «Mi causa forte dolore il fatto che una persona abbia pagato per le proprie scelte con la vita e abbia incontrato la morte in prigione…»
A Varsavia si è tenuta una manifestazione di memoria e solidarietà, Pavel Latushko si è unito ad essa.
L’ambasciatrice degli Stati Uniti in Bielorussia Julie Fisher ha espresso le proprie condoglianze e ha evidenziato il fatto che Vitold Ashurak è morto lottando per la libertà e un futuro luminoso per la Bielorussia, «ed è necessario che i responsabili della sua prigionia illegittima e morte insensata» siano assicurati alla giustizia.
La delegazione dell’UE in Bielorussia ha scritto che «l’Unione Europea sottolinea la propria richiesta di rilascio immediato di tutti i prigionieri politici e delle persone arrestate arbitrariamente. Il suo obiettivo è assicurare alla giustizia i responsabili delle violazioni dei diritti umani in Bielorussia».
L’età non rappresenta un ostacolo per l’arresto
Amnesty International ha documentato i casi di arresto arbitrari e abuso su decine di persone anziane che hanno partecipato a proteste pacifiche.
Gli anziani, tra cui alcuni anche ultra ottantenni, hanno espresso il proprio dissenso con le autorità bielorusse sin dall’inizio delle proteste di massa nell’agosto 2020. Hanno persino organizzato manifestazioni proprie, note come Marce di saggezza. Le autorità non hanno esitato a reprimere queste iniziative: hanno arrestato centinaia di anziani, li hanno tenuti in stanze molto fredde senza acqua e la possibilità di sedersi per molte ore e li hanno sottoposti a perquisizioni umilianti, facendoli spogliare completamente. Alcuni anziani sono stati condannati a diverse settimane di arresto.
Sono state arrestati e maltrattati anche anziani affetti da malattie gravi, tra cui tumore e malattie cardiache e polmonari. Le cure mediche spesso non sono state fornite. Non sono state prese alcune misure per proteggere gli anziani arrestati dal rischio di contrarre il COVID-19, anzi, sono stati trasportati alle stazioni di polizia su autobus sovraffollati. Le celle nei centri di detenzione preventiva e nei centri di detenzione speciale erano sovraffollate, spesso non sono stati forniti materassi e lenzuola, le persone sono state costrette a dormire vestite, anche sul pavimento. Le multe emesse per la partecipazione a manifestazioni pacifiche erano esorbitanti e superavano più volte l’importo delle pensioni.