Belarus Daily | 10 apr

Statkevich, Tikhanovsky e Losik saranno processati per aver criticato le autorità; alunna accusata di picchetto per una parola scritta sull’asfalto; il nuovo Ministro dell’Informazione ritiene che sia giunta l’ora delle condanne; il giudice ha ritenuto che la richiesta di un processo equo fosse una forma di pressione

10 aprile 2021 | Voice of Belarus
I partiti dell’opposizione hanno presentato una richiesta al Comitato esecutivo della città di Minsk per tenere la manifestazione «Il Cammino di Chernobyl»: tradizionale manifestazione in memoria delle vittime del disastro di Chernobyl. Quest’anno ricorre il 35° anniversario della tragedia.
Source: t.me/belsat

Statkevich, Tikhanovsky e Losik saranno processati per aver criticato le autorità

Il prigioniero politico Mikalai Statkevich (in prigione dal 31 maggio) ha scritto in una lettera alla moglie che verrà processato insieme a Serghei Tikhanovsky e Ihar Losik. Ciascuno di loro è accusato di aver organizzato disordini di massa, accompagnati da violenze, distruzione, incendi dolosi o resistenza armata a pubblico ufficiale. Inoltre, ciascuno degli imputati, ad eccezione di Statkevich, viene accusato di ulteriori articoli penali.

I materiali del caso sono raccolti in 110 volumi. Statkevich scrive: «La natura del “reato” può essere riassunta con queste parole: le nostre dichiarazioni su Internet, con critiche nei confronti delle autorità, hanno causato un aumento dello spirito di protesta e portato al raduno di una “massa disorganizzata di persone” che ha compiuto “disordini di massa”. Ciò significa che siamo gli organizzatori di questi “disordini”. Che logica!».

Source: rbk.ru

Alunna accusata di picchetto per aver scritto «Viva» sull’asfalto

Un’alunna 13enne ha scritto «Viva» sull’asfalto ed è finita al commissariato con l’accusa di picchetto. È stato redatto un verbale contro sua madre per «inadempimento dei doveri genitoriali in materia di educazione dei figli». La donna riferisce che la polizia ha giustificato l’arresto nel seguente modo: «l’espressione “Viva” in combinazione con un’altra parola significa molto» [«Viva la Bielorussia» è lo slogan dei manifestanti – N.d.R.].

Il nuovo Ministro dell’Informazione: è giunta l’ora delle condanne

Il nuovo ministro non si è rilevato poi tanto nuovo. Ad ogni modo, se i suoi metodi dovessero differire da quelli dei suoi predecessori, sarà solo in peggio. Lo dimostrano sia gli emendamenti alla legge sui media, attualmente all’esame del Parlamento, che le parole del funzionario.

In onda sulla TV di Stato, il ministro Uladzimir Piartsou aveva inizialmente dichiarato che il Ministero dell’Informazione non sarebbe diventato un organo repressivo. Tuttavia, in seguito ha affermato che è giunta l’ora di adottare misure proibitive, restrizioni e di imporre determinate sanzioni. Questo perché l’infosfera è cambiata, ma le leggi in Bielorussia si sono rilevate impreparate a questo cambiamento.

Uladzimir Piartsou.
Source: nn.by

Il giudice ha ritenuto che la richiesta di un processo equo fosse una forma di pressione

In relazione all’inizio del processo contro il prigioniero politico Aliaksei Karatkou, la deputata del Bundestag tedesco Tabea Rößner si è rivolta al giudice Maksim Trusevich, «detentore del record di repressioni»: «Egregio Maksim Leanidavich Trusevich, Spettabile Tribunale! Vorrei appellarmi a voi chiedendo di condurre un processo equo nel rispetto della legge. Tenendo conto delle disposizioni della Costituzione della Repubblica di Belarus, che garantisce la libertà di riunione (Art. 35), la libertà di opinione e la libertà di manifestazione del pensiero (Art. 33), sono convinta che il Signor Karatkou non possa essere punito per l’esercizio di questi diritti. L’aspirazione alla democrazia non dovrebbe essere punita in alcun modo».

Trusevich ha inoltrato la sua lettera alla polizia, in quanto questa «contiene segni di interferenza nel lavoro del tribunale».

Tabea Rößner.
Source: t.me/belarusseichas